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Battaglia Jaguar-Porsche nelle monoposto elettriche: agli inglesi i titoli Costruttori e Team, ai tedeschi il Piloti
MISANO ADRIATICO – La “prima volta” a Misano Adriatico sul circuito intitolato a Marco Simoncelli, la struttura scelta dalla Formula E per restare in Italia dopo l'addio “forzato” al tracciato cittadino dell'Eur a Roma, è la sesta della decima stagione del mondiale elettrico. Gli ePrix in programma sono due: uno sabato e l'altro domenica (il settimo), entrambi con partenza poco dopo le 15. Con questo fine settimana, la rassegna politicamente corretta (valorizza non solo la sostenibilità ambientale, ma anche la parità di genere) arriva in Europa, dove si ferma fino al 12 maggio (Monaco e Berlino) e dove si conclude il 20 e 21 luglio (Londra).
Dopo quello saudita, quello italiano è il secondo doppio appuntamento della stagione: gli altri sono in calendario in Germania, Cina, Stati Uniti e Gran Bretagna. I pronostici sono difficili, non solo perché la Formula E è imprevedibile ed equilibrata: 5 vincitori diversi in altrettante gare e di altrettante scuderie con trionfi di 4 costruttori (su 6). Sono difficili perché è la prima volta che il mondiale elettrico sbarca sul circuito di Misano, peraltro accorciato (ma con i suoi 3.381 metri è il più lungo del campionato) e rimaneggiato. La gara gara dovrebbe risultare interessante dal punto di vista delle strategie perché la gestione dell'energia sarà determinante.
Verosimilmente non sarà determinante partire in testa ed è probabile che possano venire contabilizzati parecchi cambi di posizione, anche non direttamente legati all'attivazione degli Attack Mode, gli 8 minuti complessivi di potenza aggiuntiva che vanno obbligatoriamente impiegati. Quella del meteo non dovrebbe essere una variabile in grado di incidere perché le previsioni non ipotizzano pioggia e i picchi di temperatura non dovrebbero essere tali da far soffrire le batterie come era accaduto a San Paolo.
Malgrado gli evidenti progressi dei powertrain Ert e Mahindra, il costruttore indiano fornisce anche la Abt Cupra, la lotta per il successo dovrebbe riguardare le monoposto degi altri marchi, anche se non tutti i piloti, almeno per come si sono espressi finora. Oliver Rowland (Nissan) è terzo della generale e arriva da tre podi consecutivi, Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche) comanda la generale e ha un ottavo posto come peggior piazzamento, Nick Cassidy (Jaguar Tcs) è secondo, ma arriva da un ritiro e da un “miracoloso” piazzamento nella Top 10 in Giappone. Fari puntati anche sul campione del mondo in carica Jake Dennis (Andretti, “motorizzata” Porsche) e, soprattutto, su Maximilian Günther che ha portato al successo la Maserati Tipo Folgore nell'ultimo ePrix, il primo che si è corso in Giappone. Il tedesco è quinto a sole 6 lunghezze dal podio. Mai da escludere, infine, lo “zampata” vincente di Jean Eric Vergne (Ds Penske, l'atra seconda scuderia che impiega il powertrain Stellantis), il solo ad aver vinto due volte il mondiale elettrico.