LE MANS – A Le Mans quasi come Montecarlo. In Costa Azzurra gli aerei atterrano sulla lingua di asfalto davanti alla città di Nizza e i ricchi e ricchissimi (oppure gli amici o gli invitati di ricchi e ricchissimi) vengono poi aviotrasportati in elicottero fino al Principato per seguire il Gran Premio di Formula 1 (almeno per il momento la Formula E può attendere). A Le Mans la pista dello scalo di Arnage confina con il rettilineo principale del circuito de La Sarthe.
Questo non vuol dire che chi atterra con i jet più o meno privati e più o meno grandi se la faccia a piedi fino all'ingresso della struttura: ci sono naturalmente le navette. L'"aeroporto" di Le Mans vive delle “normali” attività durante il corso dell'anno, ma nei giorni della 24h è trafficato quasi quanto lo sono i terminal di certe capitali. Un'occhiata al sito specializzato flightradar24 dà la dimensione di quanto siano intense le attività nel cielo sopra la città in queste ore.
Le tariffe, disponibili in maniera trasparente sul sito dello scalo, dipendono da numerose variabili, e possono subire variazioni anche a seconda del rumore degli aerei. Come se nei giorni della 24h fossero il rombo dei motori dei vettori a disturbare la quiete. Anche le tasse per passeggero (escluse quelle già applicate a livello nazionale) sono diverse: 6,01 euro per quelli di nazionalità europea e 7,21 per quelli con passaporto extracomunitario.
Addirittura due le piste dalle quali atterrano e decollano i voli che trasportano piloti, top manager, spesso giornalisti e quasi sempre anche ospiti Vip. Una è in asfalto da poco più di 1,4 chilometri di lunghezza e quasi 30 di larghezza. L'altra è in erba e ha proporzioni diverse: 970 x 262 metri. Ed è sempre dallo stesso scalo di Arnage che prendono il volo anche gli elicotteri che garantiscono la copertura televisiva dell'evento. Per via delle difficili (un eufemismo) condizioni meteo del fine settimana, il dirigibile Zeppelin griffato Goodyear che offre generalmente esclusivi sorvoli sulla pista e sulla regione, è sempre rimasto “ancorato” a terra, ma a chilometri di distanza.