Alfa Romeo Stradale 33

Alfa Stradale 33, il ritorno di un mito. Dopo oltre 50 anni, il Biscione ripropone una fuoriserie ispirandosi al modello del 1967

di Piero Bianco
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Può rinascere un mito? Lo ha fatto la 33 Stradale, nuovo manifesto globale di Alfa Romeo svelato nell’iconica location del Museo di Arese e poi esibita a Monza in margine al Gp di Formula 1. Una coupé a trazione posteriore, due posti secchi e linee sensuali a corredo di uno stile raffinato e di tecnologie sofisticate.
Prodotta artigianalmente in soli 33 esemplari, già tutti venduti, ha un prezzo ipotizzabile fra 1 e 1,5 milioni di euro, o anche oltre fino alla soglia dei 2 milioni in base ai livelli di personalizzazione scelti: perfino il telaio può essere “firmato” dal cliente e nessuna 33 Stradale sarà uguale a un’altra. Noblesse oblige.

Dopo oltre cinquant’anni, questo saggio del Biscione ripropone il concetto di fuoriserie, esaltando e facendo evolvere l’iconico Dna sportivo del brand. La passione pura è esaltata dal motore termico biturbo 3 litri V6 da 620 cv (333 km/h, 0-100 in meno di 3”), in alternativa si può scegliere l’innovazione spinta con la formula Bev, full-electric, di cui si conoscono per ora pochi dettagli: 750 cv di potenza, autonomia di 450 km. Non è noto nemmeno quale eventuale scambio di know how possa esserci con il progetto Folgore di Maserati. «Non possiamo dire ora quale sarà alla fine il bilanciamento fra i due modelli - spiega il Ceo di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato -, mi aspetto sorprese perché ho notato che qualche cliente orientato sulla versione a benzina sta pensando di convertirsi all’elettrico».

«Nei giorni scorsi – prosegue il manager francese - abbiamo mostrato la vettura ai clienti provenienti da tutto il mondo e sono rimasti entusiasti. Volevamo creare qualcosa all’altezza del passato e di cui gli alfisti potessero essere orgogliosi. Questa è la prima fuoriserie del marchio dal 1996 e non sarà l’ultima. Una vettura evocativa ma non nostalgica. Non è un’operazione di marketing nè di fatturato, anche se porterà valore al brand: non a caso sono bastate 7 settimane, solo col passaparola, per vendere tutti i 33 esemplari. A dicembre 2024 consegneremo il primo, poi ne produrremo 2-3 al mese». Assemblaggio presso la Touring Superleggera, che garantisce elevati standard di qualità artigianale. «La qualità è una mia ossessione – ricorda Imparato – e sono orgoglioso che anche in Usa ora ci venga riconosciuta: siamo tra i marchi più affidabili». Ogni soluzione taylor-made verrà studiata dai clienti con gli specialisti Alfa Romeo (tra cui ingegneri e storici) presso la nuova “Bottega” appositamente studiata, proprio come si faceva negli Anni 60 negli atelier dei celebri Carrozzieri. 

Il fil-rouge fra la tradizione iconica e il nuovo linguaggio del design è marcato da uno stile che rende omaggio all’antenata. Fu la bellezza di linee sinuose e pulite a esaltare la 33 Stradale nata per correre e poi trasformata nel 1967 in gioiello stradale. «Questa erede – spiega il capo dello Stile, Alejandro Mesonero – ne richiama i valori, è un manifesto di bellezza essenziale che dà emozioni intense». Il frontale è possente e muscoloso, con gruppi ottici su base ellittica che inglobano due prese d’aria e lo scudetto tridimensionale in fibra di carbonio; le porte a farfalla svelano l’ampia vetratura avvolgente del tetto e la linea di fiancata ricorda chiaramente la 33 Stradale storica, mentre il posteriore è dichiaratamente “brutale” a coda tronca, con luci tonde a Led. In 4,64 metri di lunghezza, ogni dettaglio è funzionale all’aerodinamica, particolarmente curata, per un Cx di 0,375. Minimal-tech gli interni, con volante senza pulsanti, sedili avvolgenti e un layout di concezione aeronautica: come nella cabina di un jet. L’essenzialità del design e dei materiali è finalizzata all’esperienza di guida, eliminando ogni fonte di distrazione. Davanti al pilota è collocato un display che, grazie ad una tridimensionalità del “cannocchiale”, coinvolge il guidatore in un’interazione totale. Come nell’abitacolo di un aereo, i comandi sono su livelli differenti, sulla consolle bassa centrale e su una consolle alta all’interno del tetto. Gli interni sono offerti in due allestimenti, Tributo e Alfa Corse. 

La nuova 33 Stradale – al cui sviluppo ha contribuito il pilota di F1 Valtteri Bottas - ha telaio in alluminio e monoscocca in fibra di carbonio (come il tetto), il lunotto è in policarbonato. Tra le sofisticate tecnologie disponibili, il cambio DCT a 8 velocità rimodulato, il differenziale elettronico a slittamento limitato, gli ammortizzatori attivi con sollevatore dell’avantreno, un sistema idraulico che consente di sollevare l’asse anteriore di 50 mm per superare dossi od ostacoli. Interruttori sul tunnel centrale permettono di selezionare la modalità di guida ottimale, per pista o strada. Tre i colori previsti: il classico rosso pastello, una reinterpretazione del blu reale e il raffinato rosso “Villa d’Este”. Possibile anche scegliere una livrea bianca e rossa come tributo alla leggendaria Tipo 33 da gara, modello da cui nacque la prima 33 Stradale.

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Giovedì 7 Settembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 08-09-2023 20:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA