La SF90 XX Stradale

Ferrari magnifica: SF90 XX Stradale, una belva in vendita con prestazioni da pista

di Piero Bianco
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FIORANO - Si respira ancora il profumo del trionfo di Le Mans, con i nuovi trofei in vetrina nei padiglioni delle Attività Sportive presso la pista di Fiorano. E' lo scenario ideale per il battesimo dell'ultimo gioiello Ferrari, la SF90 XX Stradale con la gemella a tetto retrattile SF90 XX Spider. Il progetto "versioni speciali" si spinge qui ai confini del regno esclusivo delle supercar estreme, perché l'erede della precedente SF90 Stradale (da cui deriva) è una vera macchina da corsa, sebbene omologata per viaggiare anche in aree urbane.

La versione coupé (in consegna dalla primavera 2024) e quella en plein air (attesa l'autunno successivo) verranno prodotte in edizione limitata: rispettivamente 799 e 599 unità, al prezzo di 770mila e 850mila euro. Seduzione fatale per collezionisti e clienti-piloti, lista d'attesa come al solito già esaurita.

"La vera sfida – ha spiegato il direttore commerciale Enrico Galliera – era far ulteriormente evolvere un modello di grande successo coniugando innovazione, design e performance". Il risultato ottenuto dagli ingegneri di Maranello e dal Centro Stile diretto da Flavio Manzoni è stato davvero eccellente, abbinando il concetto di versione speciale con quello esasperato del progetto XX. La nuova vettura è oggi il top della gamma Ferrari (escludendo le supercar estreme) per prestazioni ed efficienza: il sistema ibrido plug-in del motore V8 turbo grazie ai suoi 1030 CV (30 più della precedente SF90 Stradale) consente una velocità massima di 320 km/h con spunto da 0 a 100 in 2,3". Soprattutto, la ridefinizione dei software e l'adozione di soluzioni aerodinamiche radicali come l'ala posteriore fissa consentono di raggiungere il ragguardevole valore di 530 kg di carico aerodinamico a 250 km/h. Valori autenticamente da racing che descrivono una dinamica straordinaria. "L'alettone posteriore – osserva Manzoni – non si vedeva su una Ferrari stradale dai tempi della F50 del 1995, e in questo caso si giustifica: siamo riusciti a integrarlo bene in un contesto di design che esalta il dna ultrasportivo della vettura. Caratteristiche che ritroviamo anche all'interno, con sedili racing in carbonio, leggeri e confortevoli".

Il motopropulsore ibrido abbina il motore termico posteriore centrale da 797 CV (le cui modifiche hanno permesso di ridurre il peso di 3,5 kg, oltre che incrementare la potenza ed esaltarne il sound) a tre motori elettrici, uno vicino al cambio e due sull'asse anteriore per una potenza complessiva di 233 CV. In full-electrid la nuova Ferrari può percorrere 25 km a una velocità massima di 135 km/h. Tramite il selettore al volante denominato eManettino si può scegliere la logica ideale di controllo ottimizzando l'opzione dell'ibrido e le prestazioni richieste. Il top si ottiene selezionando la funzione Qualifyng che determina la massima potenza e i carichi dinamici ideali. E che propone, tra le novità più interessanti, anche la funzionalità di "extra boost" che deriva direttamente dalla F1: proprio come una monoposto che sfrutta la scia di una vettura vicina, la SF90 XX Stradale in modalità Qualifyin può utilizzare una "finestra" di potenza aggiuntiva, visualizzata da un indicatore ad arco sul tachimetro. Inedito pure l'Abs Evo (simile a quello della 296 GTB) che stabilizza e ottimizza le frenate prestazionali al limite.

Le prestazioni aerodinamiche sono le più alte mai raggiunte da una Ferrari stradale, comparabili solo a quelle della supercar LaFerrari. Rispetto alla precedente SF90 Stradale il carico verticale massimo è raddoppiato, per un maggior grip e una netta riduzione del tempo sul giro a Fiorano. Merito della ridefinita gestione dei flussi di raffreddamento delle componenti termiche ed elettriche, nonché della riprogettazione del vano motore in seguito all'aumento di potenza.

Sotto il profilo stilistico, le variazioni rispetto al modello da cui deriva sono numerose e molto evidenti, non solo per l'alettone posteriore. La SF90 XX Stradale mantiene la caratteristica forma a freccia e i proiettori dal profilo abbassato, si integrano al suo interno grazie a due nuovi profili verticali. Altro tratto distintivo del frontale sono i due imponenti profili alari che dominano gli ingressi d’aria conferendo alla vettura una percezione unica di larghezza e reazione all’asfalto. Ridisegnato il layout delle luci che offrono l'impressione di elementi otticamente sospesi.

Il posteriore è caratterizzato dalla coda a forma di trimarano che incorpora i due scarichi centrali. L'ala mobie è abbinata allo spoiler soffiato. Rispetto alla SF90 Stradale appaiono maggiorati i due sfoghi dietro le ruote. Ad enfatizzare visivamente la larghezza del posteriore interviene anche il profilo in tinta carrozzeria che avvolge una barra luminosa in grado di esaltare il concetto di twin lights. Nell'intera vettura, e specie nella parte inferiore, spiccano gli elementi in fibra di carbonio che sottolineano gli elementi tecnici. Caratteristiche inoltre gli sfoghi d'aria a firma quadrangolare arrotondata sul cofano anteriore (e nel posteriore). Nella versione di lancio svelata a Fiorano, con livrea Bianco Artico, sono di color arancione e non passano inosservati. Gli interni sono completamente ridisegnati per enfatizzare l'accresciuto spirito racing, ma anche per ridurre il peso di ogni elemento, dai pannelli porta al tunnel.

La gemella SF90 XX Spider vanta analoghe caratteristiche tecniche e prestazionali, con le modifiche necessarie per ospitare il tetto retrattile. Che si aziona in 24 secondi fino a una velocità di 45 km/h. A tetto aperto emergono i roll-bar in fibra di carbonio, che non compromettono l'effetto d'insieme né l'aerodinamica.

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Giovedì 29 Giugno 2023 - Ultimo aggiornamento: 02-07-2023 12:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA