La nuova Mercedes-AMG C63 S E Performance è un'ibrida plug-in che sfrutta tutta la vittoriosa esperienza della casa tedesca nel campo delle competizioni elettrificate come la Formula 1 e la Formula E

Mercedes-AMG C63 S E Performance, elettrificazione da Formula 1 al servizio delle prestazioni

di Nicola Desiderio
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Dimezzare i cilindri e la cilindrata e moltiplicare l’elettrificazione, aumentando così i cavalli e tagliando i consumi e le emissioni. Questa è, in estrema sintesi, la ricetta della nuova Mercedes-AMG C63 S E Performance, l’attesa versione sportiva della berlina tedesca che segna un passaggio fondamentale nel processo di evoluzione del brand di Affaltertbach e nel suo processo di elettrificazione.

La nuova C63 AMG infatti, per la prima volta, monta un 4 cilindri che, grazie ad una dose mai così massiccia di elettroni, permette di raggiungere nuovi limiti non solo per le prestazioni, ma anche per la gestione della dinamica di marcia. Parliamo infatti di un sistema ibrido plug-in sviluppato espressamente ed esclusivamente per le AMG denominato P3 e che ha già fatto il suo debutto sulla GT Coupé4, ma insieme al V8 4 litri. Qui parliamo invece del celebre 4 cilindri 2 litri M139l (dove l sta per la disposizione longitudinale) già visto sulle Classi A e B, ma completato, per la prima volta al mondo per un’auto di serie, del turbocompressore elettrico, una vera MGU-H.

Tale caratteristica rende questo 4 cilindri il motore più vicino ad una power unit di Formula 1. Non si parla infatti di un compressore ad azionamento elettrico, ma di un turbocompressore dotato di un motore elettrico largo appena 4 cm posizionato sull’alberino che unisce la turbina al compressore. Questo motore è integrato nel sistema ibrido a 400 Volt e ha la funzione di accelerare il turbocompressore fino a 150.000 giri/min, quando la pressione dei gas di scarico è bassa, e di recuperare l’energia quando invece la pressione è elevata. In questo modo si annulla il ritardo di risposta e può essere utilizzato un turbocompressore più grande per fornire più aria al motore e si recupera l’energia termica e meccanica dei gas di scarico trasformandola in energia elettrica da conservare all’interno della batteria.

Anche quest’ultima è stata sviluppata dalla AMG e, pur essendo ricaricabile, è orientata alle prestazioni più che a garantire un’elevata autonomia in elettrico. Ha infatti una capacità di soli 6,1 kWh per 13 km di percorrenza ad emissioni zero, si ricarica alla spina a 3,7 kW e pesa 87 kg, ma può erogare fino a 150 kW (70 kW continui) di potenza grazie alla particolare struttura interna e al suo sistema di raffreddamento basato su un liquido dielettrico (ovvero che non conduce corrente) che lambisce direttamente le 560 celle cilindriche. Grazie ai due scambiatori di calore (uno sulla batteria stessa e un altro di fronte alla vettura), la temperatura delle celle è tenuta costantemente intorno ai 45 gradi, anche nella guida più esasperata.

La batteria è posizionata sul retrotreno dove c’è un motogeneratore elettrico da 150 kW e 320 Nm integrato con un differenziale autobloccante a controllo elettronico e una trasmissione automatica a 2 rapporti. Quest’ultima effettua il passaggio di marcia intorno ai 140 km/h quando il motore raggiunge 13.500 giri/min. Grazie a questa disposizione bilanciamento e baricentro sono ottimali e, garzie al collegamento meccanico con l’avantreno, il sistema di trazione integrale può inviare parte della spinta generata dal motore elettrico anche alle ruote anteriori e la sua velocità di reazione è sfruttata dal differenziale per trasferire parte della coppia alla ruota posteriore esterna in caso di slittamento di quella interna. In questo modo, anche l’azione dell’ESP è più rapida e puntuale.

Tanta elettrificazione permette al 2 litri di raggiungere 476 cv a 6.750 giri/min che ne fanno il 4 cilindri più potente al mondo, ma forse ancora più impressionante è la coppia di 545 Nm tra 5.250 e 5.500 giri/min. Il merito è anche dell’alimentazione doppia iniezione (diretta piezoelettrica e indiretta a solenoide) e del sistema di raffreddamento: con pompa meccanica per la testata ed elettrica per il blocco motore. Il cambio è automatico a 9 rapporti con frizione a bagno d’olio. Il sistema eroga complessivamente 680 cv e 1.020 Nm per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,4 s. e una velocità di 250 km/h autolimitata che può essere aumentata a 280 km/h (270 km/h per la station wagon). I dati di consumo parlano di 6,9 litri/100 km pari a 156 g/km.

Se confrontiamo questi dati con la C63 Coupè con il V8 4 litri biturbo da 510 cv e 700 Nm parliamo del 33% di potenza e del 46% di coppia in più consumi ed emissioni tagliati di un terzo, ma soprattutto c’è la garanzia di una prontezza di risposta che un’elettrificazione così decisa può garantire. La nuova C 63 S E Performance è inoltre la prima AMG che sul cofano porta il marchio della maison ad alte prestazioni con la corona dall’oro al posto della Stella a tre punte che rimane sulla calandra e vanta un elevato livello di personalizzazione anche del sound. C’è infatti un sistema di diffusione esterno che agisce a bassa velocità secondo la legge, imitando le basse frequenze tipiche di AMG e – volendo – si può utilizzare anche all’interno armonizzandolo con il suono vero dello scarico. Questa versione si riconosce anche per il volante, i comandi e la grafica della strumentazione oltre che per i sedili di nuova generazione rivestiti in pelle Nappa che, pur essendo altamente contenitivi, sono dotati del sistema di ventilazione per il massimo comfort.

Il guidatore può contare su ben 8 programmi di marcia che armonizzano sistema di propulsione e anche l’autotelaio nel quale spiccano gli ammortizzatori a controllo elettronico derivati dalle competizioni, con regolazione separata per compressione ed estensione e pistone alleggerito e maggiorato, le 4 ruote sterzanti: controfase fino a 2,5 gradi fino a 100 km/h per aumentare l’agilità, oltre fino a 0,7 gradi in fase per aumentare la stabilità. Modificate anche le leve e le geometrie delle sospensioni che hanno comportato l’allargamento delle carreggiate e del corpo vettura di 76 mm mentre la vettura è più lunga di 83 mm e ha un passo allungato di 10 mm. Gli pneumatici, a larghezza differenziata, sono montati su cerci da 19” o da 20” fucinati. Si possono scegliere anche 4 livelli di recupero dell’energia in rilascio, scegliere diverse modalità di utilizzo del sistema ibrido ed infine avvalersi del Launch Control e della funzione Drift.

Per questo e per altro la nuova Mercedes-AMG C63 S E Performance si annuncia come la vettura di serie della Stella più vicina per tecnologia alle monoposto di Formula 1 e a quella tecnologia che le ha permesso di spadroneggiare nella massima competizione motoristica per 7 consecutivi e anche in Formula E dove ha dominato negli ultimi due anni. Non ancora comunicati invece la data di arrivo e i listini.

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Lunedì 11 Settembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 12-09-2023 19:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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