La Renault Rafale è un modello inedito all'interno della gamma del costruttore francese. E' un suv coupé lungo 4,71 metri che avrà un sistema di propulsione ibrido da 200 cv e un ibrido plug-in da 300 cv con trazione integrale

Renault Rafale, l’inedito Suv coupé della Losanga che promette comfort di viaggio e guida da sportiva

di Nicola Desiderio
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Renault presenta Rafale, l’inedito suv coupé che completa l’Austral e l’Espace condividendone la base tecnica, ma con uno stile più sportivo e prestazioni superiori. Il nome ha una derivazione aeronautica che non guarda tanto al caccia bombardiere della Dassault impiegato dall’Aeronautica francese, ma al monoplano Coudron del 1934 che montava un motore Renault e raggiunse la ragguardevole velocità di 435 km/h.

La nuova Rafale è basata sulla piattaforma CMF-CD, la stessa di Austral e di Espace con la quale condivide anche le linee produttive dello stabilimento spagnolo di Palencia. È lunga 4,71 metri, uno in meno della Espace rispetto alla quale però vanta uno stile diverso e più forte, non solo per il lunotto nettamente più inclinato, ma anche per le carreggiate più larghe di 40 mm. Nuovo anche il frontale con i fari dotati di una inedita combinazione di forme, ispirata al tanram cinese, e una calandra in nero lucido formata da tante losanghe tridimensionali e ispirata alla Op Art degli anni ’70. Tale corrente ebbe come fondatore Victor Vasarely il cui figlio Yval disegnò il logo della Renault nel 1972.

L’abitacolo è rivestito senza materiali di origine animale (che Renault abbandonerà del tutto nel 2024) e persino l’Alcantara traforato è, per la prima volta, riciclato al 62%. Anche il volante, dalla forma squadrata come su tutte le nuove Renault dalla Megane in poi, è rivestito in TEP riciclato al 34%. La strumentazione è tutta digitale, con schermo centrale verticale da 12”, e il guidatore servito da un display da 12,3” e da un head-up display da 9,3”. Il sistema infotelematico si basa su Android Automotive 12, può contare dunque su 50 app e un ampio catalogo, inoltre permette di interfacciarsi con dispositivi di ogni tipo via cavo e wireless oltre che in remoto. Ovviamente è aggiornabile over-the-air. Ricca la dotazione di sicurezza che include 32 dispositivi e permette la guida assistita di livello 2.

Ci sono i fari a matrice di led, l’illuminazione interna permette diverse combinazioni e sequenze cromatiche e infine c’è il tetto panoramico Solarbay di nuova generazione. Oltre all’ampia superficie (1.470 x 1.117 mm), la tecnologia Polymer Dispersed Liquid Cristal (PDLC) gli permette di opacizzarsi interamente o in modo differenziato per 4 zone, attivandolo con il pulsante sulla plafoniera e o con il comando vocale Google Assistant. In questo modo si controlla meglio il clima all’interno della vettura, sia con il freddo sia con il caldo, e si può fare a meno del telo permettendo di recuperare ben 3 cm in altezza per la testa. Anche le altre quote di abitabilità sono generose e il sedile posteriore offre anche una postura comoda e un bracciolo centrale concepito per alloggiare dispositivi multimediali. Viaggiando in cinque il bagagliaio ha una capacità di 530 litri.

Anche la parte di propulsione e telaistica è condivisa con Austral e Espace, ma con specificità che dovrebbero fare la differenza su strada. La prima è il già citato allargamento delle carreggiate e l’adozione di serie dei cerchi da 20” con pneumatici da 245 mm di larghezza. Anche le sospensioni, con le posteriori Multi-link, beneficiano di componenti e tarature specifiche e anche il sistema a 4 ruote sterzanti 4Control prevede un rapporto per le ruote anteriori più diretto (13:1). Le ruote posteriori sterzano in controfase fino a 5 gradi entro i 50 km/h ed oltre in fase di un grado, in questo modo il diametro di sterzata è di 10,4 metri, pari a quello di una Clio esaltando la manovrabilità in città e l’agilità sui percorsi tortuosi, ma migliora anche la stabilità alle alte velocità. Il sistema permette di selezionare ben 13 livelli di intervento.

Per la parte propulsiva, ritroviamo il sistema full-hybrid da 200 cv già visto sulle già citate sorelle e che permette il funzionamento sia in serie sia in parallelo. La parte termica è un sofisticato 3 cilindri 1.2 a ciclo Miller con iniezione diretta e sovralimentazione con turbocompressore a geometria variabile. La parte elettrica è formata da due motogeneratori da 50 kW e 25 kW, integrati nella trasmissione automatica, priva di frizioni, e da una batteria agli ioni di litio da 2 kWh. Il sistema permette di marciare in elettrico sulle strade cittadine fino all’80% del tempo. La grande novità è che sulla Rafale questo sistema diventerà plug-in e potrà contare su un motore elettrico per le ruote posteriori portando la potenza massima a 300 cv e con la trazione integrale. La Rafale sarà dunque la prima Renault a 4 ruote motrici e sterzanti e potrà contare su prestazioni superiore con livelli di consumi ed emissioni inferiori ai 4,7 l/100 km e 105 g/m di CO2 annunciati per la versione senza spina.

La nuova Renault Rafale arriverà nei concessionari nella primavera del 2024, dunque 3-4 mesi dopo la Espace. Entro la fine dell’anno vedremo su strada la versione più potente che darà al suv coupè francese un carattere autenticamente sportivo, ulteriormente esaltato dall’allestimento Esprit Alpine, caratterizzato dal logo con la tipica A, le modanature scure e all’interno le cuciture sui sedili nei tre colori della bandiera francese. Non ancora pubblicati i listini, ma il posizionamento di prezzo dovrebbe essere superiore a quello della Espace, dunque con una soglia di ingresso vicina ai 50mila euro.

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Domenica 18 Giugno 2023 - Ultimo aggiornamento: 21-06-2023 09:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA