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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
I piccoli modelli di auto

Auto, la ripresina del mercato europeo. Ma in Italia le vetture elettriche non decollano

di Giorgio Ursicino

Continua la “ripresina” del mercato europeo dell’auto. A novembre sono stata consegnate nei 30 paesi (26 UE, UK e i 3 Efta) 1.014.630 vetture, il 17,4% in più delle 864.046 immatricolate lo stesso mese del 2021. Potrebbe sembrare una ripartenza vigorosa, ma non è tutto oro quel che luccica. Il cumulato, infatti, è ancora in perdita e, in alcune nazioni come l’Italia, la perdita è addirittura a doppia cifra (unico fra i 5 grandi mercati). Negli 11 mesi di quest’anno sono state targate 10.824.193 auto, il 5,8% in meno di gennaio-novembre 2021 con la perdita di oltre 600 mila unità. Ma il tonfo è catastrofico se si raffronta la performance 2022 con quella del 2019, l’anno precedente la pandemia: -30%, una perdita secca di quasi un terzo delle vendite.

Per di più, il mercato procede ad andatura talmente differenziata che non si può non pensare come la causa sia necessariamente diversa della crisi dei semiconduttori. Per il terzo mese di fila il Volkswagen Group (da quando è cambiato il Ceo...) ottiene un risultato da autentico boom (+36,8%, con punte del +44,4% per il brand più grande), mentre gli altri due gruppi sul podio sono addirittura in perdita (Stellantis e Hyundai). O i tedeschi hanno improvvisamente trovato una miniera di chip, o la causa sta in altri risvolti. Particolarmente degno di attenzione il mercato delle ricaricabili, le vetture con la spina, quelle che possono viaggiare almeno per un buon numero di chilometri ad emissioni zero.

Questa non è più una nicchia ed è utile per misurare la febbre alla transizione energetica che approderà, nel 2035, alla fine dei motori termici. Elettriche più ibride plug-in nell’ultimo mese sono state il 40% del totale in Germania, quasi il 30% nel Regno Unito, il 25% il Francia e a doppia cifra pure in Spagna. Fra i “grandi” solo l’Italia è al 9,8%, per fortuna in salita. Il direttore generale dell’Unrae ha dichirato: «Chiediamo al governo di dare una direzione chiara al mercato sull’accoglimento delle nuove tecnologie, altrimenti l’Italia continuerà ad essere l’unico paese europeo che retrocede nelle vendite di auto con la spina, e resterà fanalino di coda non solo fra i 5 major markets europei ma anche rispetto a mercati secondari, rallentando in tal modo la transizione energetica».

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Venerdì 16 Dicembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 18-12-2022 08:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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