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MILLERUOTE
di Giorgio Ursicino
Tutti i marchi di Stellantis

Stellantis cambia marcia, arrivano le piattaforme native elettriche. Intanto si conferma il costruttore automobilistico più profittevole del mondo

di Giorgio Ursicino

Stellantis corre ed è pronta a spiccare il volo. Incorniciati i risultati finanziari dei primi sei mesi dell’anno, che hanno registrato record assoluti nella storia dell’automotive, la multinazionale guidata da Carlos Taveres si appresta a scrivere una pagina fondamentale nella mobilità ecologica. La risposta del mondo dell’auto alla richiesta unanime di transizione energetica attraverso l’elettrificazione, l’unico modo attualmente conosciuto per utilizzare in quantità energia pulita. Passate le vacanze estive ci sarà il “D day” per l’azienda transatlantica, un evento quasi epocale. E il colosso italo-francese-americano l’affronta da una posizione leader dal punto di vista dei conti e della solidità di tutti i principali parametri.

Subito all’inizio di settembre verranno tolti i veli dalla prossima Peugeot e3008, l’ennesimo modello ad emissioni zero. Un’auto assolutamente non inquinante, che si affianca ai 25 modelli BEV del Gruppo già in produzione in tutto il pianeta, capace però di fare molto di più, scoprendo le carte migliori con le quali si giocherà la prossima partita. Visto i successi commerciali, potrà sembrare strano, ma Stellantis finora non disponeva di una piattaforma nativa a batterie e si è ottimamente difesa con i pianali multi energia. Prodotti validissimi con una tecnologia al passo con i tempi; non così ambiziosi però da poter sfruttare le potenzialità straordinarie della nuova mobilità, quella sostenibile fino in fondo.

L’atteso Suv del Leone sarà il primo tra altri 23 veicoli BEV lanciati entro la fine del prossimo anno a poter sfruttare il nuovo corso. Un’opzione per ora non assoluta, ma che lo diventerà appena passata la “fase transitoria”. La prima piattaforma BEV dalla nascita che verrà messa in pista sarà la STLA medium studiata per dare un futuro radioso ai modelli del segmento C e D, seguita a breve da altre tre: small (A e B), large (le vetture più grandi) ed una per i veicoli da lavoro o i grandi sport utility in cui Stellantis è leader nel ricco mercato americano e non solo. Pochi giorni dopo la e3008 sarà la volta della nuova Citroen eC3. Non è importante quale tipo di pianale utilizzerà.

La cosa che conta è che l’industria sta lavorando duramente per rendere i costi più competitivi. Tavares si è sbilanciato dicendo che avrà un listino a partire da meno di 25 mila euro, quindi con gli incentivi, in molti paesi, si comprerà a meno di 20 mila. Il ceo ha fatto la voce grossa proprio sui veicoli BEV potendo contare sul cambio di passo, anche se, su questo fronte, c’è ancora molto da fare. Stellantis nei 6 mesi ha venduto 169 mila vetture a batterie in tutto il mondo, il Gruppo Volkswagen oltre 200 mila solo in Europa, la Tesla quasi 190 mila solo nel nostro continente e si avvicinano al milione a livello globale.

«L’anti Tesla siamo noi, sarà un bella sfida - ha spiegato l’amministratore delegato - per alimentare le vendite hanno tagliato i prezzi e, di conseguenza, sono diminuiti i margini. Sono molto contento che Elon Musk sia atterrato sul mio mondo. Nel semestre il loro margine non ha raggiunto le due cifre, nel 2022 era al 17%. Noi, da gennaio a giugno, abbiamo fatto il 14,4%, siamo andati meglio di Tesla dal punto di vista del business. Ed i volumi e ricavi sono cresciuti...». Tavares punta forte sulle opportunità e i vantaggi che gli può garantire la tecnologia STLA: autonomia, efficienza energetica, quantità di energia disponibile a bordo e potenza di ricarica. Tutti questi aspetti, primari per un’auto elettrica, faranno un enorme passo avanti.

Stellantis procede per la propria strada, l’imperativo è portare avanti il piano “Dare Forward 2030” che, se realizzato, porrà l’azienda all’avanguardia. Per quella data, in Europa, saranno vendute quasi solo auto BEV, anche perché c’è l’impegno solo 8 anni dopo (2038) di raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette di carbonio. Per ora le performance finanziarie del Gruppo sono da incorniciare, soprattutto negli Stati Uniti dove stanno per iniziare gli incontri con la UAW per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti nordamericani. «Non vediamo l’ora. Lo scorso anno abbiamo garantito ai nostri collaboratori in quell’area oltre 14 mila dollari di bonus - continua il Ceo - Nessuno come noi e questo vogliamo continuare a fare...».

Il margine è in doppia cifra in tutte le aree geografiche, pure in Cina, India e Estremo Oriente dove i ricavi nel semestre non hanno raggiunto i 2 miliardi (poco più di tutta la Maserati), un business quasi irrilevante per un gigante che nel periodo ne ha fatturati globalmente quasi cento. L’obiettivo del numero uno è far crescere tutto l’ecosistema e non solo la produzione. Sono dell’ultima ora le notizie che la pongono come l’anti Tesla. Da una parte Stellantis ha annunciato la creazione di una terza gigafactory anche in Nord America. Dall’altra, la nascita di una rete di distribuzione di energia (colonnine ad alta potenza, proprio come Tesla) in joint venture con altri costruttori americani, europei, coreani e giapponesi.

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Martedì 1 Agosto 2023 - Ultimo aggiornamento: 03-08-2023 18:40 | © RIPRODUZIONE RISERVATA