I ragazzi del muretto. La stagione di F1 che inizierà sabato con il GP del Bahrein non propone alcuna variazione dal punto di vista dei piloti sullo schieramento. I venti driver più veloci del mondo sono esattamente dove si trovavano l’anno scorso e, per la seconda stagione consecutiva, il campione di F2 rimarrà a guardare. Al massimo potrà ambire ad un ruolo di riserva. Dal 2017, ininterrottamente, Charles Leclerc, George Russell, Nick De Vries, Mick Schumacher ed Oscar Piastri, i trionfatori della classe cadetta, hanno avuto la chance di fare il grande salto. Opportunità negata a Felipe Drugovich e Théo Pourchaire nel più recente biennio. Lo scenario sarà diverso nel 2025 perché lo tsunami causato dal baronetto britannico Lewis Hamilton, che è saltato all’improvviso in sella al Cavallino, scatenerà un effetto domino epocale perché ci sono altri piloti “vecchietti” sul punto di lasciare.
Questa attesa febbrile sarà preceduta dall’anno dei team principal, manager che si alternano fra muretto e garage per far girare a mille tutte le squadre composte a volte da oltre mille persone. Alcuni di loro sono già sul palcoscenico. Altri vorrebbero salirci. Tre svettano su tutti e non perché guidano le scuderie più gloriose e vincenti: Toto, Chris e Fred. Wolff è un monumento, mai nessuno come lui. Da quando è al timone della Mercedes ha vinto 8 Campionati Costruttori e 7 Piloti consecutivi. Horner è quasi al suo livello: 7 Campionati Piloti e 6 Costruttori, ai quali aggiunge il personalissimo primato di TP più giovane della storia della F1 perché, a mezzo secolo di età, ha iniziato la sua ventesima stagione al comando della Red Bull che gestisce dalla sua nascita.
Vasseur ha un curriculum nemmeno paragonabile nella massima formula dove è ancora a secco di titoli ed ha vinto un solo GP dal muretto, lo scorso anno con Sainz a Singapore. Un po’ perché guida la Ferrari, un po’ per la sua eccezionale carriera nelle formule propedeutiche, si pone al livello degli altri due, pronto a conquistarsi la gloria. Anzi, il prossimo anno si appresta a gestire la coppia dei sogni, l’Imperatore britannico ed il Principino monegasco, un tandem da brividi che ha voluto e realizzato lui. Ma il 2024 per questi condottieri si annuncia più incandescente del futuro, perché il domani si costruisce oggi. Andiamo per ordine, partiamo proprio dall’ultimo. Frédéric ha un compito parecchio difficile, dove però sicuramente eccelle. Oltre ad ingaggiare nuovi ingegneri che aiutino a progettare una Rossa vincente, Vasseur è «un vero mago a gestire i piloti».
Riuscirà quest’anno ad amalgamare Charles e Carlos alla loro quarta ed ultima stagione insieme? Un allenamento per la sfida ancora più difficile, apparentemente impossibile, di far coesistere Lewis e Charles. L’ottimo ingegnere francese potrebbe riuscirci e trasformare i problemi in opportunità, perché è abilissimo ad entrare nelle menti di chi vive a 350 all’ora e conquistare la loro totale fiducia. Se Fred dice una cosa non si discute, ci si può mettere la mano sul fuoco. Charles è un suo pupillo, non c’è dubbio, ma lo scorso anno ha dato tutto il supporto a Carlos per vincere nella Città Stato convincendo Leclerc a fargli da scudiero. Hamilton ha recentemente dichiarato: «Solo l’arrivo di Fred a Maranello ha permesso di realizzare quello che era solo un sogno: è stata la quadratura del cerchio...».
Wolff dovrà scegliere il sostituto del pilota che per 12 anni ha retto la squadra, un compito certamente impegnativo. Mentre Horner potrebbe essere messo alla porta dalla sua stessa squadra che lui ha reso grande. L’accusa di «comportamenti inappropriati» nei confronti di una dipendente può essere più ostica che dominare ancora in F1 e il canto del cigno potrebbe essere già andato in onda. E senza Chris in RB potrebbero sciogliersi le catene anche di Verstappen. Toto guarda a questa giubilazione come una grande chance. Non è vietato sognare una coppia più forte di quella di Vasseur....