Una figlia dei nostri giorni dal corpo un po’ nostalgico, ecco cos’è la Yamaha XSR 900. Nata come una funbike, la nuova heritage di casa Yamaha punta su un cocktail vincente, tecnologia di oggi e forme del passato, che di sicuro saranno apprezzate si

Yamaha XSR 900, un cocktail vincente: tecnologia di oggi e forme del passato

di Lorenzo Baroni
  • condividi l'articolo

FUERTEVENTURA - Nata da una base apprezzatissima, l’MT-09, la XSR 900 mantiene pedane e manubrio negli stessi punti ma arretra e solleva di 5cm la sella. Il prezzo? simile a quello della MT-09, ossia 9.590 euro. La XSR 900 ha un’estetica semplice, che riprende i modelli del filone XSR e la sempreverde RD 350 degli anni 70. Ogni elemento visibile ha una funzione e non ci sono orpelli o carter nati esclusivamente per ragioni estetiche. I gruppi ottici sia anteriori che posteriori sono circolari e sembrano facilmente intercambiabili. I dettagli sono maniacali e non vi è una vite a vista che non sia bella o di qualità. Degno di nota è il tachimetro circolare dal design minimalista ma contemporaneamente completo nelle informazioni che fornisce e ben visibile.

Guidando la XSR 900, si capisce subito che non è un bell’orpello ma una moto di sostanza, dove la prima caratteristica è feeling di guida. La risposta del suo 3 cilindri è sempre rotonda e con una ciclistica precisa ed anche sfiziosa. Si può scegliere mettere il ginocchio giù ogni e giocare con il cambio, o usare i freni e uscire con una spinta sempre valida dalle curve.

La sicurezza trasmessa da avantreno e retrotreno è impressionante e rimane stabile anche quando si forza con una guida un po’ più “tosta”. Uniche note negative sono il leggero on-off e la frizione non idraulica, un po’ dura negli innesti.

Sono disponibili 3 mappature: Standard, A e B. In tutte l’erogazione è esaltata per non lasciare regimi “noiosi”: la mappatura A, la più cattiva, è quella che tira fuori tutta la potenza e la trasferisce alla ruota senza mezzi termini. La mappatura B, la “morbida”, perfetta per la città, è più rotonda e rende meno aggressiva l’erogazione. La mappatura Standard, STD, che non toglie potenza ma rende l’erogazione meno spigolosa.

Il controllo di trazione può essere disattivato o impostato su due livelli di intervento, leggero e massimo.

Belle linee e non solo, una moto da gustare e da ammirare. Sfruttabile e non impegnativa, un motore pronto e tanta tecnologia sotto incantevoli linee retrò.
 

  • condividi l'articolo
Domenica 17 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 18-04-2016 14:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti