Nei dodici mesi del 2023, l’import di autoveicoli nuovi in valore verso l’Italia risulta in crescita (+41,1% rispetto ai dodici mesi del 2022). Sia il comparto dei veicoli industriali che il comparto delle autovetture, mostrano incrementi nelle importazioni (rispettivamente +51,6% e +39,7%). Anche l’export in valore risulta in aumento rispetto a quello del totale del 2022, +26,7%, grazie sia alle autovetture esportate (+24,3%) che al valore dei veicoli industriali, il quale, dopo essere stato in calo nel primo trimestre dell’anno, nel cumulato gennaio-dicembre incrementa del 33,4%. È quanto emerge da un’analisi di Anfia. Il saldo e negativo per circa 15,3 miliardi di euro per le autovetture e positivo di circa 1,8 miliardi per i veicoli industriali. Mentre l’import di autoveicoli ha origine quasi totalmente da paesi europei (l’89,5% del valore totale importato), l’export con destinazione Europa rappresenta, nel totale annuo del 2023, il 61,9% del totale.
Tra i paesi di destinazione extra europei, gli Stati Uniti rimangono il primo mercato (20,3%), seguiti da Giappone (3,6%) e Cina (3,0%). Per quanto riguarda il comparto della componentistica, nel 2023, crescono sia l’import, del 7,3%, che l’export, +7,0%, con un saldo positivo di circa 5,7 miliardi di euro (era di 5,3 nello stesso periodo del 2022). L’Europa rappresenta il 78,4% del valore dell’import ed il 79,3% del valore dell’export. Al di fuori del continente europeo, la prima macroarea di origine e l’Asia, da cui l’Italia importa il 14,3% di parti e componenti (in valore), mentre la prima macroarea di destinazione dell’export e il Nord America: 9,2% del totale. «Lo Stato da cui importiamo e a cui esportiamo piu componentistica automotive e la Germania, che, in entrambi i casi rappresenta piu del 20% del trade italiano. Seguono la Polonia e la Francia per quanto riguarda le importazioni, mentre Francia e Spagna completano la Top3 dei paesi di destinazione», conclude Anfia.