TORINO - Il mercato europeo dell’ auto cresce per il quindicesimo mese consecutivo, anche se i livelli precrisi restano ancora lontani. Le immatricolazioni nell’area Unione Europea, Efta e Regno Unito - secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori auto europei - sono state a ottobre 1.039.253, il 14,1% in più dello stesso mese del 2022. Nei primi dieci mesi del 2023 sono state vendute 10.722.930 auto, con un incremento del 16,7% su gennaio-ottobre dell’anno scorso. Ma il Centro Studi Promotor spiega che le immatricolazioni non fanno ancora registrare i numeri del 2019: nei primi dieci mesi del 2023 si registra infatti un calo del 19,6%. E se il tasso di crescita non cambierà, quest’anno si chiuderà a quota 13.171.858 e quindi su un livello decisamente inferiore a quota 15.805.658 del 2019, che resta il traguardo da raggiungere per ritenere superata la crisi apertasi con la pandemia.
Prosegue invece il cammino delle auto elettriche. La quota, che era del 12,2% nei primi dieci mesi del 2022, è salita al 15,2% nello stesso periodo del 2023, con forti differenze tra i Paesi: si passa, infatti, dall’83,5% della Norvegia al 2,5%. La quota più alta è della Germania con il 18% del totale, seguita dal Regno Unito con il 16,3%, dalla Francia con il 16% e a grande distanza dalla Spagna con il 5%. L’Italia resta ferma al 3,9%.Per la prima volta, spiega l’Acea, la percentuale di immatricolazioni di auto elettriche ha superato la quota delle diesel (10,6%), grazie anche a incentivi generosi e alla spinta, sulle auto elettriche, delle flotte aziendali.
«Anche in Italia vi sono da anni incentivi di rilievo per le auto elettriche, ma sono stati regolamentati in maniera così inefficace da lasciare ampiamente inutilizzati gli stanziamenti. Fino a ieri dei 190 milioni stanziati ben 112 milioni non sono stati utilizzati» spiega il presidente del Centro Studi Promotor Gian Primo Quagliano. Anche l’Unrae sottolinea la necessità «di correggere l’attuale schema degli incentivi che non sta funzionando», mentre l’Anfia ritorna sul dossier Euro 7 e ribadisce «l’esigenza proseguire sulla strada di una visione normativa d’insieme, che stimoli la transizione in maniera pragmatica e razionale».
Il gruppo Stellantis ha immatricolato a ottobre 189.327 auto, il 10,8% in più dello stesso mese del 2022. La quota di mercato è pari al 17,4% contro il 17,9%. Nei primi dieci mesi dell’anno le auto immatricolate dal gruppo sono 1.831.653, il 6% in più dell’analogo periodo dell’anno scorso, con la quota in calo dal 18,8% al al 17,1%.