Dopo il rapido esaurimento in poche ore dei fondi dell'ecobonus per l'acquisto di vetture elettriche le case automobilistiche «stanno parlando con il governo: pare che ci siano fondi residui che possono essere utilizzati ma dobbiamo aspettare qualche giorno». Lo spiega all'Adnkronos, a margine degli Electric Days, il Presidente di Volvo Car Italia Michele Crisci che è anche alla guida dell'Unrae, l'associazione dei costruttori stranieri. «Secondo me con circa 27 mila richieste accolte potrebbero esserci circa 15 mila ordini inevasi - aggiunge - per questi servirebbero altri 200 milioni " in una seconda fase da varare «magari con regole diverse» per evitare i problemi emersi il 3 giugno.
«I 4 mesi di attesa degli incentivi, dall'annuncio alla messa in atto, hanno fatto sì - sottolinea Crisci - che nelle concessionarie ci fossero tanti operatori con una grande coda di clienti pronti ad inserire questo enorme backlog di richieste». «Dispiace che ci siano migliaia di persone che sono arrivate in concessionaria e hanno trovato il plafond esaurito» ammette, suggerendo in una eventuale seconda fase di incentivi di adottare «un tetto giornaliero nella possibilità di inserimento degli ordini». «Soprattutto - conclude - bisognerebbe non fare annunci preventivi» sulla data esatta di inizio del bonus.