Luca de Meo, ceo di Renault Group e presidente di Acea

De Meo, investiamo su elettrico ma da UE serve neutralità tecnologica. Italia ha capacità per restare al passo trasformazione

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MILANO - «Il treno dell’elettrico ha già lasciato la stazione ed è difficile fermarlo. Come industria siamo impegnati a gestire questa transizione. La questione sono tempi e flessibilità per gestire più di una tecnologia. Bisogna comunque avere un piano A, B, C’. Lo ha detto Luca de Meo, ceo di Renault Group e presidente di Acea, in occasione dell’Urban mobility forum promosso da Unipol. ‘In questo tipo di transizione bisogna giocare su più livellì, ha continuato de Meo, ribadendo che l’industria europea ‘è impegnatà nell’elettrico, tanto che ‘250 miliardi di euro saranno investiti dall’industria europea al 2030’ nell’elettrico ma ‘quello che chiediamo è di rispettare il principio di neutralità tecnologicà. In particolare, ha continuato il manager, ‘il nemico è la Co2, non si può mettere una tecnologia contro l’altra. L’Ue di solito rispetta questo principio, dovrebbe farlo anche per l’automotivè, sottolineando che l’Ue dovrebbe dirci ‘dove volete che arriviamo e noi ci impegniamo a farlo ma non diteci esattamente come dobbiamo farlo questo lasciamolo a tecnici e ingegnerì. All’industria europea dell’ auto più che protezionismo serve ‘sostegnò. ‘È una industria che va sostenuta perchè è una industria importantè, ha sottolineato il manager.

‘La Cina e Tesla negli Usa sono partiti prima (sull’elettrico) e noi qualche anno dopo. C’è da recuperare il ritardo e dobbiamo farlo da qui al 2035’, ha continuato de Meo, spiegando che ‘il tema non è avere più punti di ricarica, ma di strategia, di politica industriale, serve andare a controllare alcuni punti della catena del valore, soprattutto nella parte alta, per esempio su alcuni materiali. Deve essere fatto un lavoro di squadrà. In particolare, ha sottolineato ‘non si può pensare che fissando una data la cosa si risolve. Bisogna tradurre questo in un piano operativo. Se ce l’hanno fatta i cinesi, non vedo perchè non possiamo farcela noì, tenendo però presente che ‘non si fa strategia industriale impilando una normativa sull’altrà. ‘Penso che l’Italia sia sempre stato uno dei grandi paesi dell’automobile, ha una rete di fornitori di grande livello che possono aiutare l’Italia ad approfittare di questa trasformazione. Alcuni si dovranno trasformare, altri non ci saranno più ma ci saranno anche tante opportunità e non vedo perchè l’Italia non debba restare al passo. Ci sono aziende storiche italiane che tireranno questa trasformazionè. Lo ha detto Luca de Meo, ceo di Renault Group e presidente di Acea, in occasione dell’Urban mobility forum promosso da Unipol.

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Martedì 27 Giugno 2023 - Ultimo aggiornamento: 28-06-2023 13:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA