Un parco auto

Germania, crollano le vendite delle EV (-31%). In maggio il mercato auto perde il 4,3% e aumentano le emissioni di Co2

di Mattia Eccheli
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BERLINO – Elettriche senza scossa in maggio in Germania, dove lo scorso mese il mercato dell'auto nuova ha subito una flessione del 4,3% con quasi quasi 236.500 immatricolazioni: il saldo da inizio anno resta positivo, ma la progressione è scesa al 5,2% (poco più di 1,174 milioni di registrazioni). Sono state targate appena 29.708 vetture a zero emissioni, pari a una contrazione vicina al 31% e con una quota di mercato del 12,6%, comunque tra volte quella dell'Italia. I volumi ibridi hanno totalizzato il 30,2% del mercato (71.451, -0,3%), con un leggero maggior interesse per le plug-in (+1,7%), che hanno inciso per il 5,9%.

Le macchine ad alimentazione convenzionale hanno rappresentato quasi il 58% dei volumi: quelle a benzina hanno sfiorato il 38% con un aumento dei volumi del 2,1%, mentre per quelle a gasolio (19%) è stata contabilizzata una crescita de 3,2%. Le conseguenze sulle emissioni medie di Co2 sono state immediate e inevitabili: +3,3% a 124 g/km per la flotta di nuova immatricolazione. Senza incentivi anche gli automobilisti tedeschi snobbano le auto più sostenibili. In maggio le “aziendali” sono state il 67,5% del totale, in calo del 5,6%, mentre attraverso il canale privati è stato commercializzato il restante 32,4% (-1,3%).

Lo scorso mese sono cresciuti in tripla (o quadrupla) cifra solo tre marchi, tutti non europei. L'americana a controllo saudita Lucid Motors del 1.200%, ma con appena 13 unità consegnate, e le cinesi Aiways (+300%, ma con sole 4 auto targate), Byd (+272% con una penetrazione dello 0,1%) e Maxus (+117%, 13 veicoli). Da inizio anno la situazione è solo leggermente diversa con la Lucid Motor a +614 (50 immatricolazioni), la Byd a +371% (0,1% di quota e 777 unità consegnate), la Maxus a +278% (34 veicoli venduti), ma anche con la britannica Ineos (+218% con 248 Suv immatricolati), la Great Wall Motors (+150% e quasi 1.100 esemplari venduti), che ha peraltro chiuso il quartier generale europeo di Monaco di Baviera licenziando tutto il personale lamentando il forte calo della domanda di auto elettriche in Europa, e Mitsubishi (+132% e 1,2% di quota).

Volkswagen continua a essere il solo marchio in doppia cifra come quota (20,1%), sempre in crescita sia nel mese (+8,7%) sia da gennaio in poi (+10,2%). Fra i brand tedeschi, quello che ha contabilizzato il miglior risultato in maggio è del gruppo Stellantis: Opel è avanzata del 29% proprio alla vigilia dei festeggiamenti per i 125 anni. La ricorrenza verrà celebrata sabato alla presenza non solo del Ceo della casa del Fulmine, Florian Huettl, ma anche del numero uno del gruppo, Carlos Tavares, e del cancelliere Olaf Scholz. Forti contrazioni, invece, per Mercedes (-29%, ma con l'8,4% di quota), per Bmw (-32,5%, 8,7%) e per Audi (-18%, 7,7%). Maggio è stato molto positivo anche per Peugeot: +71% (1,1% di penetrazione). Skoda resta il primo marchio estero con il 7,4% dei volumi (+33%): è avvicinata da Seat / Cupra che ha raggiunto il 6,8% (+40%).

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Mercoledì 5 Giugno 2024 - Ultimo aggiornamento: 17:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA