MILANO - «Chiudere l’accesso al centro storico permettendo l’ingresso in Area C solo ai residenti o ai mezzi di distribuzione in determinate fasce orarie». In altre parole, riferisce oggi il Corriere della Sera, nel centro di Milano potrebbe entrare solo chi ha la residenza, e per corrieri e furgoni servirebbero nuovi orari, cioè una «limitazione con privilegio notturno». La decisione è stata presa dal Consiglio del Municipio 1, dove il centrosinistra ha approvato una serie di iniziative in tema di mobilità da sottoporre al sindaco Beppe Sala e alla giunta comunale «chiedendone con sollecitudine la verifica e la valutazione, al fine di concretizzare un piano di attuazione progressivo entro la fine del 2024». Il provvedimento non è piaciuto all’opposizione di centrodestra.
«Ci troviamo di fronte ancora una volta alla miope a una miope visione sulla mobilità. L’obiettivo è far sparire pian piano tutte le auto, come per magia» hanno denunciato il segretario cittadino della Lega Samuele Piscina e la capogruppo in Municipio 1 Anna Maria Pignatti Morano, secondo cui «a essere colpiti sarebbero gli anziani con necessità di recarsi presso le strutture sanitarie o i servizi del centro, i commercianti che subirebbero la diminuzione dei clienti, gli artigiani che devono circolare durante tutto l’arco della giornata, i lavoratori che devono necessariamente utilizzare l’auto per garantire spostamenti celeri». L’assessora alla Mobilità Arianna Censi, però, ha spento le polemiche le polemiche sul nascere: «Non è un argomento all’ordine del giorno».