Fabrice Cambolive, da febbraio nuovo numero uno del marchio del quale era stato in precedenza Chief Operating Officer

L’offensiva di Renault, il Belpaese guida la festa. Fabrice Cambolive: «Nel semestre vendite +11% nel mondo, e +35% in Italia»

di Mattia Eccheli
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PARIGI - Renault ha già dimenticato la Russia che, dopo l’invasione dell’Ucraina decisa da Putin e le successive sanzioni, ha comportato il ritiro del gruppo francese dal paese con un costo di 2,3 miliardi di euro e circa 300.000 veicoli venduti in meno. Per il primo semestre dell’anno, Fabrice Cambolive, da febbraio nuovo numero uno del marchio del quale era stato in precedenza Chief Operating Officer, ha ufficializzato una crescita dell’11% a poco meno di 771.000 unità. «E l’Italia è stato uno dei paesi che ha contribuito di più», precisa il top manager. Nel solo Vecchio Continente la progressione della Losanga è stata del 21% (quasi 502.000 veicoli consegnati): in Italia del 35% con una penetrazione del 6,6%, piazzando così il Balpese alle spalle di Regno Unito (61%), Paesi Bassi (58%) e Spagna (47%).

«L’Italia ha lavorato bene nell’ambito della strategia Renaulution voluta da Luca de Meo (che nel frattempo è diventato anche presidente dell’Acea, l’associazione che raggruppa la maggior parte delle case automobilistiche che operano in Europa, ndr), quando è arrivato», insiste. «Gli obiettivi erano quelli di tornare a essere forte nel canale privati (oltre uno su due nel Vecchio Continente, 8 punti in più rispetto alla media del mercato, ndr), crescere nel segmento C e portare avanti l’elettrificazione – chiarisce Combolive – Con la Captur, che è a cavallo fra due segmenti, l’Italia ha una best seller, mentre sull’elettrificazione ha fatto un gran passo in avanti». I lanci della Austral (le ibride valgono il 65% delle consegne), della Arkana (55%) e della Megane E-Tech Electric (che vale oltre la metà delle immatricolazioni a zero emissioni di Renault) hanno spinto la riscossa del costruttore francese: i tre modelli ha spinto i volumi nel segmento C del 42%, che incide per quasi il 18% sul totale del costruttore. Il marchio transalpino sta per cominciare a vendere l’aggiornata Clio con il nuovo ed efficiente sistema full hybrid, ha esibito la Rafale, destinata ad arrivare sul mercato l’anno prossimo, e ha anticipato la futura presentazione della nuova Scénic al Salone di Monaco di Baviera, in settembre. «La nuova Clio – precisa il Ceo del marchio – beneficia dei progressi che abbiamo fatto sul fronte dei contenimento dei costi fissi, di quelli di produzione e di distribuzione».

Alla domanda su quale sia il vantaggio per il cliente sul listino, Cambolive risponde solo in parte: «Sarà molto competitivo e ci consentirà di proseguire la crescita anche nel secondo semestre». Il top di gamma, la Esprit Alpine equipaggiata con la tecnologia E-Tech Full Hybrid da 145 cavalli, viene offerta a partire da 26.650 e Raffaele Fusilli, il numero uno in Italia, conferma che per il prezzo d’ingresso è questione di giorni. E aggiunge un altro dato a proposito dei clienti: «Il valore che conta per noi è il quello per il cliente. Negli ultimi diciotto mesi quello residuo delle nostre auto è cresciuto di quattordici punti. Per chi ha acquistato un’auto significa molto».
Sull’elettrificazione, Cambolive punta a «raggiungere il prima possibile il milione di auto elettriche vendute»: per questo ai modelli esistenti si sommeranno le future Renault 4 e 5. «Contiamo così di offrire una gamma completa e allo stesso tempo distintiva in base alla collocazione», sottolinea.

Malgrado la flessione della domanda, Renault insiste con la tecnologia plug-in, che verrà proposta sulla Rafale: «Sappiamo che la richiesta è in calo, ma la nostra strategia è basata su un’offerta multi energia: vogliamo essere trasparenti. Quella plug-in è una delle opzioni, anche perché secondo noi riscuoterà un grande interesse la tecnologia full-hybrid. In ogni caso vogliamo offrire anche la possibilità di scegliere fra diversi tipi di guida», incalza sempre Cambolive. I dati del primo semestre danno ragione a Renault: i volumi degli ibridi sono lievitati del 40% nel primo semestre (83.000 su 132.500 elettrificati). La Losanga è il primo marchio in Francia e, soprattutto, il secondo in Europa. In Italia è il terzo elettrico. Renault va forte anche con i veicoli commerciali, un segmento che assicura margini importanti: tra gennaio e giugno i volumi sono aumentati del 25,4% (144.250), più del di quelli del mercato (+11,7%).

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Lunedì 17 Luglio 2023 - Ultimo aggiornamento: 19-07-2023 10:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA