«Siamo diretti a grande velocità verso un futuro elettrico caratterizzato da tecnologie fortemente innovative, allo stesso tempo, dobbiamo affrontare la concorrenza delle case automobilistiche cinesi e continuare ad offrire alla classe media nuove ed accessibili opzioni di mobilità. Uno scenario così complesso potrebbe spaventare, ma dal mio punto di vista si tratta di una grande opportunità per il nostro settore». Lo afferma Carlo Tavares, ceo di Stellantis, in un videomessaggio alla settima Conferenza nazionale sulla sharing mobility, «Il prossimo decennio - aggiunge Tavares - non vedrà come unico protagonista l’automobile. Ma sarà incentrato anche sulla mobilità libera. Non ci sarà alcun futuro per le case automobilistiche, se rinunciamo al valore fondamentale che rende il nostro lavoro essenziale per la società. E questo valore è la libertà di mobilità individuale, queste parole potrebbero suonare come un cliché da grande azienda ma non lo sono. Sto parlando di persone reali e delle loro vite. Si tratta di continuare ad avere accesso a opportunità, persone e servizi, mentre proteggiamo il nostro modo di vivere dal cambiamento climatico».
«Spesso affermo che viviamo in un periodo darwiniano - aggiunge - con questo intendo dire che solo le aziende capaci di adattarsi al contesto attuale riusciranno a sopravvivere». «Stellantis è fortemente impegnata a fornire soluzioni pulite, sicure e accessibili tramite l’azzeramento delle emissioni nette di carbonio entro il 2038. Per fare questo ci impegniamo ogni giorno per offrire ai nostri clienti una varietà di soluzioni sostenibili dai veicoli autonomi, connessi, elettrificati e condivisi, alle auto usate, senza dimenticare la micro-mobilità, i veicoli commerciali e perfino i veicoli elettrici, ma per diventare davvero reale, concreta, la libertà di mobilità deve essere protetta da costi elevati e decisioni miopi». Lo afferma Carlo Tavares, ceo di Stellantis, in un videomessaggio alla settima Conferenza nazionale sulla sharing mobility. «Dobbiamo costruirla insieme con una forte collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti per questo motivo Stellantis ha dato via al Freedom of mobility forum», spiega, uno spazio pubblico, «nel quale discutere delle prospettive future partendo dai fatti concreti».
Secondo Tavares, «in primo luogo abbiamo bisogno di un piano efficiente per la riduzione della Co2 a livello globale che rispetti i differenti tempi di attuazione: 20 anni per passare all’energia pulita, 10 anni per sviluppare una rete di ricarica globale e cinque anni per sviluppare un bev. In secondo luogo, dobbiamo risolvere il problema dell’approvvigionamento di energia, la base per qualsiasi mobilità urbana pulita del futuro. Senza una rete di ricarica ampia, accessibile e veloce, la maggior parte delle soluzioni elettrificate non apporterà i benefici attesi. E infine, dobbiamo smettere di pensare che le auto non possono essere mezzi di trasporto pubblici».