BRUXELLES - È iniziata la discussione a livello tecnico sui carburanti sintetici, gli e-fuels. «Il comitato tecnico per i veicoli a motore si è incontrato oggi e gli e-fuels erano uno dei punti dell’ordine del giorno», dichiara un portavoce della Commissione europea. La questione degli e-fuels deriva dall’accordo sugli standard di emissioni per i veicoli leggeri, che fissa al 2035 la data finale per la vendita di veicoli che emettono CO2. Nell’ambito di quell’accordo, dopo un confronto teso tra gli Stati membri con la Germania che chiedeva una deroga per gli e-fuels e l’Italia una per i biocarburanti, la Commissione si è impegnata a presentare un atto delegato per consentire l’immissione in commercio di veicoli con motori a combustione che funzionano con «carburanti neutrali» anche dopo il 2035.
«La Commissione discuterà il documento con Stati membri e Parlamento per finalizzarlo il prima possibile», conclude il portavoce. L’esecutivo Ue si è impegnato a presentare una proposta entro la fine dell’anno. Secondo fonti industriali la discussione verte sulla riduzione delle emissioni di CO2 dei carburanti in questione, tra il 70 e il 100%. In questo contesto trova spazio anche l’ipotesi di rimettere in pista i biocarburanti, idea sostenuta dall’Italia e da qualche altro Paese come la Slovacchia, la Bulgaria e l’Ungheria.