«La strategia di Stellantis, di fatto, rientra in un piu generale ripensamento dei tempi della conversione elettrica di quasi tutte le piu grandi case automobilistiche europee, come anche dei Paesi dove la penetrazione di questi modelli e superiori a quella avvenuta in Italia negli ultimi anni, dove abbiamo ancora una quota del 3% di elettrico appena, mentre in Germania e al 12%, nel Regno Unito al 15 e in Francia, addirittura, al 18%". Lo dice il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un videomessaggio ad 'Automotive Business Summit' 2024 del Sole 24 Ore e Radio 24.
«Anche per questo abbiamo fatto un piano incentivi italiano nel settore dell'auto particolarmente significativo, con un miliardo di euro per sostenere le famiglie, soprattutto quelle a piu basso reddito, nell'acquisto di un'auto ecologicamente sostenibile e nella rottamazione di un'auto altamente inquinante - aggiunge -. Il successo che si e registrato nella prima giornata, soprattutto per quanto riguarda le auto elettriche, lo riteniamo particolarmente significativo: in poche ore, soprattutto i concessionari, ai quali si e rivolta la clientela privata, ha esaurito l'intera dotazione di risorse di oltre 200 milioni di euro. Un successo che ci fa riflettere sulle ulteriori misure che dobbiamo adottare per soddisfare le esigenze delle nostre famiglie e rendere piu salubre l'aria attraverso una riduzione delle emissioni di Co2, oltre a migliorare il parco auto del nostro Paese».
«La transizione elettrica dell'automotive non puo e non deve essere un dogma». prosegue il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. «Lo è stato in questa legislatura europea, per questa Commissione europea - aggiunge -, ma non puo esserlo piu in futuro e sono certo che non lo sara piu con il nuovo Parlamento e la nuova Commissione, che saranno piu consapevoli che occorra conciliare la sostenibilita ambientale con quella sociale e produttiva in un settore strategico dell'economia europea e italiana, a cui non vogliamo possiamo e non vogliamo assolutamente rinunciare. Anche perche nel nostro Paese abbiamo una straordinaria filiera dell'automotive, un orgoglio del Made in Italy, un'eccellenza a livello globale».