Jean-Philippe Imparato, dg di Peugeot

Imparato (Peugeot): «Siamo ad una svolta epocale: tutte le nostre auto elettrificate»

di Nicola Desiderio
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LISBONA - Il primo lavoro di Jean-Philippe Imparato è stato a 25 anni in Peugeot nel 1989 e da allora non ne è più uscito diventandone direttore generale. Nonno di Gaeta, definisce – erroneamente – “turistico” il proprio italiano e racconta che qualcuno gli disse: con quel cognome qui non farai carriera. «Ed invece – ricorda – io sono rimasto e lui è andato fuori!»
 

 

Qual è la mission di Peugeot in un gruppo dove c’è un altro marchio generalista come Opel?
«Essere il miglior marchio generalista nel mondo. Per farlo puntiamo a vendere gli allestimenti più ricchi e ci concentriamo sul mercato dei privati». 

A quando il ritorno in Usa?
«Dobbiamo studiare bene questa mossa. Alla fine dell’anno prossimo decideremo dove, quando e come farla».

La Brexit vi preoccupa?
«Sì, ovviamente. Il no deal avrebbe un impatto significativo sull’economia europea. Speriamo tutti in un movimento di riflessione e di uscita dall’emotività che c’è un po’ dappertutto».

E in Cina come va?
«Non ci siamo! Il mercato è una macelleria. I prezzi scendono del 5-7% ogni anno e dal punto di vista commerciale abbiamo fatto errori. Abbiamo allora concentrato la gamma su Suv e 508, plug-in e riorganizzato la rete. L’obiettivo a breve è il pareggio e, per dimostrare che in Cina vogliamo esserci, presenteremo la 2008 in novembre al prossimo Salone di Guangzhou».

Come affronterete nuovi limiti di emissioni UE nel 2020?
«Qui siamo tranquilli: ci siamo! A livello produzione, da ottobre siamo in linea con gli obiettivi dunque non avremo bisogno di mettere su strada necessariamente auto elettriche o fare compensazioni con altri marchi. La nuova e-208 è elettrica e fa soldi».

Dopo gli ibridi plug-in e la e-208 che cosa viene nella strategia di elettrificazione di Peugeot?
«Il 100% della gamma sarà elettrificato. Saranno BEV la 208 e la 2008, i segmenti C e D saranno plug-in hybrid. A breve, avremo anche un commerciale elettrico. Vogliamo dare al cliente la possibilità di scegliere tra benzina, diesel ed elettrico, ma sempre nel nostro marchio con gli stessi costi di gestione».

Che obiettivi di mercato ci sono?
«Vogliamo il 7% di elettrico e 15-20% sul plug-in hybrid, ma vogliamo che tutto avvenga nel modo più naturale possibile. Il mondo sta cambiando velocemente, i giovani si muovono e ci dicono: avete una responsabilità sulla CO2, vogliamo capire che cosa farete del nostro futuro. Stiamo per lanciare due modelli elettrici del segmento B, che riguardano il 40% dei nostri volumi e l’Italia è il secondo paese per Peugeot in questo segmento».

Qual è il futuro delle sportive e volete tornare nelle corse?
«Stiamo sviluppando un’offerta che definiamo “new performance” con ibrido plug-in progettato da Peugeot Sport. La 508 sarà il primo esempio: 360 cv e 49 g/km di CO2. Ci sarà un altro modello e, se va bene, un terzo. Penso poi che il motorsport debba essere al servizio del business, quello tradizionale ha budget esagerati e non è elettrificato. Quando ci saranno entrambe queste condizioni, valuteremo ». 

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Mercoledì 9 Ottobre 2019 - Ultimo aggiornamento: 11-10-2019 13:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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