Dakar 2025, Schareina (Honda) vince per la prima volta una tappa. Sanders (Ktm) verso il trionfo. Classic, tre speciali annullate per nebbia
Dakar 2025, Schareina (Honda) vince per la prima volta una tappa. Sanders (Ktm) verso il trionfo. Classic, tre speciali annullate per nebbia
Dakar 2025, la Ktm vince anche con Docherty. Il leader Sanders guadagna terreno. Sfida tra italiani e spagnoli nella Classic
YANBU – Dopo due giorni di monopolio assoluto, la Honda si è dovuta “accontentare” di una seconda e una terza piazza e con la terza moto addirittura fuori dalla Top 10 (Pablo Quintanilla è arrivato dodicesimo). La penultima tappa della Dakar 2024 è andata a Ross Branch, il pilota del Botswana della Hero, alla sua seconda affermazione parziale in questa edizione, la quinta in assoluto. I 32'' che ha rifilato a Ricky Brabec, il californiano della Honda, non bastano per rendere avvincente l'ultima frazione, l'anello attorno a Yambu in programma domani (appena 175 chilometri di speciali).
A Brabec restano 10'22'' da amministrare con, tra l'altro, l'eventuale appoggio dei compagni di scuderia. Adrien van Beveren oggi è arrivato terzo a 3'17'' consolidando il piazzamento sul podio virtuale, seppur a oltre 4 minuti da Branch. Luciano Benavides (Husqvarna) ha chiuso quarto, seguito dall'australiano Toby Price (Ktm). Tommaso Montanari con la Fantic si è classificato 21° e, di nuovo, primo fra gli italiani (il secondo è stato Cesare Zacchetti, 60°, con una Kove 450).
Il battistrada statunitense della costa occidentale sta per aggiudicarsi la sua seconda Dakar (in 9 partecipazioni), mentre Kevin Benavides, il primo dell'edizione 2023, resterà verosimilmente fuori dal podio, così come la Ktm. Davanti a lui, in quarta posizione, c'è un altro pilota della Honda, il cileno José Ignacio Cornejo Florimo, che viaggia a oltre 24 minuti dal podio: l'argentino gli rende circa due minuti e mezzo. Gioele Meoni (Dakar 4 Dakar, Ktm) è 48° e migliore degli azzurri nella generale: un buon debutto.
Anche nella gara riservata ai quad (una contesa interna alla Yamaha) si è imposto l'inseguitore, ossia Alexandre Giroud, che ha tuttavia guadagnato appena 37'' su Manuel Andujar. Il terzo, lo slovacco Juraj Varga, ha accusato un ritardo di oltre 21 minuti e mezzo. Nella “passerella” di domani, l'argentino deve stare attento a non commettere errori: ha 8'14'' sul francese. Varga è lontano tre ore e tre quarti.