Basso-Granai su Skoda Fabia R5

CIR, Rally del Friuli al via. Tutti a caccia della Skoda Fabia di Basso

di Franco Carmignani
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ROMA - C’eravamo lasciati in una domenica di luglio a Ostia in una bella giornata di sport con la conclusione del Rally di Roma Capitale, che aveva dato dei riscontri importanti, a partire da podio monopolizzato dai piloti italiani lasciando a bocca asciutta i big del campionato europeo per il quale la gara era valevole. Ma soprattutto Giandomenico Basso e Simone Campedelli ne sono usciti rafforzati per il Campionato Italiano anche grazie al ritiro dell’altro competitor Luca Rossetti. A quaranta giorni di distanza il CIR riprende il suo cammino in Friuli proprio sulle strade di casa dello stesso Rossetti. Tutto questo rende altissima l’attesa per il rally che parte da Città Fiera di Artegna venerdì mattina. Tornato al volante della Škoda Fabia della Metior, Basso ha 12,75 punti di margine su Simone Campedelli impegnato nello sviluppo della Ford Fiesta EVO. A 18 punti insegue Rossetti con la Citroën C3 ufficiale, a 24,25 Andrea Crugnola il grande protagonista del Roma Capitale.

Da questo poker a novembre uscirà il nuovo campione. Basso è l’unico dei quattro ad aver marcato punti nelle cinque occasioni precedenti, ma questo a dispetto dei soli sette risultati utili che verranno conteggiati, non è un problema, avendo uno 0,75 da scartare. Campedelli già in Friuli dovrebbe poter contare sul surplus rappresentato dalla Ford Fiesta R5 evoluzione che ha portato all’esordio mondiale al Roma Capitale. Compito più difficile per Rossetti. Per puntare al titolo, “Rox” dovrebbe vincere in Friuli, al Due Valli e nella sfida finale del Tuscan Rewind su terra che assegnerà punteggi maggiorati… Lo stesso vale per Crugnola che comunque appartiene ormai di diritto al novero dei grandi.

“Il Rally del Friuli è la gara che posso definire di casa perché io sono nato e vissuto 32 anni in Friuli quindi è stata la prima prova di Campionato Italiano che ho disputato” spiega Rossetti alla vigilia. “Quella di quest’anno sarà la mia diciassettesima partecipazione. È un percorso che a me piace molto, anche se negli anni è cambiato. Mi è sempre piaciuto molto guidare sulle strade udinesi. Sicuramente direi che abbiamo voglia tutti di vincere. La macchina si è rivelata veloce. Le gomme Pirelli hanno dimostrato al recente Rally di Roma, sull’asciutto, di possedere un altissimo livello di performance. Quindi direi che a livello tecnico siamo a buon punto. Il Friuli è una gara importante per noi perché è un po’ il crocevia per la nostra corsa al titolo.

Praticamente è l’ultima chiamata per rimanere in lizza per il titolo e giocarci tutto all’ultima gara. Qui siamo obbligati a vincere ma non sento particolarmente la pressione perché corriamo per centrare l’obiettivo, anzi questo aiuta la concentrazione e la cattiveria agonistica. Sicuramente i nostri avversari sono preparati e veloci ma a noi non manca nulla per cui siamo concentrati a guidare bene e essere i più veloci possibile sin dal primo chilometro. La variabile meteo sarà un fattore importante da considerare perché questo rally è sempre molto critico da quel punto di vista: si hanno spesso informazioni sui temporali all’ultimo minuto, temporali che non vengono previsti dalle previsioni meteo, per cui anche un po’ di fortuna nell’azzeccare la scelta delle gomme non farà male».

Dopo lo shake down, ultima sessione di prove in condizioni reali presso Città Fiera di Martignacco, nei pressi di Udine, la gara si svolgerà sui tracciati nella regione collinare intorno a Udine, dalla Valle di Soffumbergo alle Malghe di Porzûs, poi nelle zone montuose nei pressi di Cividale del Friuli, per terminare, infine, nel tardo pomeriggio di sabato 31 agosto, nel centro di Udine per la cerimonia di premiazione. Undici prove speciali, cinque il venerdì e sei sabato, per un totale di 153,85 chilometri cronometrati.

 

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Giovedì 29 Agosto 2019 - Ultimo aggiornamento: 20:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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