GP di Yas Marina, libere 1: fratelli Leclerc in pista con la Ferrari, Charles leader, ma sarà penalizzato di 10 posizioni in griglia di partenza
Hamilton a cuore aperto alla vigilia di Abu Dhabi: «Non so come sarà, ma la Ferrari è emozione»
Ferrari, una doppietta storica in F1: i fratelli Leclerc insieme nelle libere di Abu Dhabi
Il giorno in cui viene svelata la nuova Ferrari di F1, è sempre qualcosa di particolarmente emozionante, diverso, rispetto alle presentazioni delle altre monoposto che fanno parte del Mondiale. E sì, perché la Ferrari è la F1, è la storia del Mondiale, essendo l’unica scuderia che dalla nascita del campionato iridato nel 1950 è sempre stata presente. Un qualcosa di speciale a cui si affiancano i vertiginosi modelli sportivi stradali che nei decenni sono usciti dalla fabbrica di Maranello, facendo diventare la Rossa un marchio iconico in tutti i continenti del globo. La Ferrari è amata in Asia come in Oceania, passando dai ricchi Paesi degli Emirati all’Europa, fino all’America intera, Nord, Centro e Sud. In tutti i Gran Premi del campionato, non mancano mai i tifosi del Cavallino presenti sulle tribune a migliaia, una passione smisurata che non conosce uguali nel motorsport.
Non importa chi la guida, quel che conta è che la Ferrari vinca ed emozioni. Del resto questo era il motto del grande vecchio, Enzo Ferrari, che preferiva non avere campioni già affermati al volante dei suoi gioielli, che poi finivano col prendersi tutto il merito dei successi, ma giovani scommesse da creare dal nulla, come lo furono per esempio Gilles Villeneuve e Niki Lauda. Con la scomparsa di Ferrari, piano piano le cose sono cambiate e a Maranello sono arrivati piloti che avevano già vinto il Mondiale come Alain Prost, Michael Schumacher o Fernando Alonso e Sebastian Vettel. La SF-24 punta tutto su Charles Leclerc, ecco lui sì una vera scommessa essendo arrivato in Ferrari dopo un solo anno di F1 trascorso in Sauber e che sarebbe tanto piaciuta al vecchio Enzo, e anche su Carlos Sainz benché verrà sacrificato a fine anno per lasciare posto al grande colpo di mercato messo a segno dal Presidente John Elkann e dal team principal Frederic Vasseur, ovvero Lewis Hamilton.
Intanto, in attesa dell’arrivo del sette volte campione del mondo inglese che andrà ad affiancare Leclerc, bisogna concentrarsi necessariamente sul presente, sulla SF-24 che nulla condivide con la deludente SF-23 della scorsa stagione. Che era una monoposto scorbutica, a volte incomprensibile e ingestibile dal punto di vista del bilanciamento e di conseguenza della guida. Da dove si parte dunque? L’obiettivo primario è certamente quello di far meglio rispetto al 2023, anno in cui la Ferrari ha concluso terza nella classifica costruttori, mentre in quella piloti Leclerc si è piazzato quinto e Sainz settimo. Un bel passo indietro considerando che il monegasco nel 2022 era risultato vice campione. Il sogno è quello di andare ad infastidire la Red Bull, tentando magari lo sgambetto a quel Max Verstappen che pare sempre più imprendibile. Leclerc ha dimostrato di essere una belva in qualifica, fortissimo in gara nei sorpassi, un po’ meno perfetto nella gestione dei Gran Premi e dovrà ripulirsi degli errori che di tanto in tanto lo portano contro le barriere.
Sainz è meno incisivo in qualifica rispetto al compagno di squadra, ma ha una visione corsa notevole e non va dimenticato che l’unico successo 2023 della Ferrari porta la firma dello spagnolo. Non mancheranno i punti interrogativi riguardo le scelte in ottica 2025, cosa inevitabile quando già si programma una formazione piloti futura ancora prima che parta la stagione in corso. Eccole: e se il “licenziato” Sainz dovesse far meglio di Leclerc? E se la Mercedes dovesse risultare iper competitiva che farà Hamilton? E se la Ferrari faticherà a trovare le prime posizioni, Lewis si pentirà della scelta fatta? Certo che no, ci sono contratti di acciaio già in essere, però state certi che se si dovessero verificare gli scenari di cui sopra, tali domande non mancheranno…