NORRIS 9,5
Si può dargli il voto più alto in pagella senza vittoria? Si perché il weekend più spettacolare l’ha fatto lui pur senza una stellare Red Bull. Pole nella qualifica Sprint e un secondo posto da urlo nella corsa vera. Ha guidato senza una sbavatura ridimensionando le Ferrari e mettendosi dietro pure una Red Bull, quella di Perez. Purtroppo con questa gara stabilisce un primato negativo: è il pilota con più secondi posti ma zero vittorie in carriera.
RED BULL 9
Proprio in Cina la Red Bull ha festeggiato i 15 anni dalla sua prima vittoria in F1 nel 2009. In tutto questo tempo ha vinto 117 Gp su 374, praticamente una vittoria ogni 3 corse. Una media pazzesca. E proprio il Gp in Cina è la gara dell’anno in cui la Red Bull ha mostrato la superiorità più netta, che non si è trasformata in una doppietta solo per l’inconsistenza di Perez.
VERSTAPPEN 9
Su una pista dove la Ferrari si credeva più vicina del solito alle Red Bull, Max ha gelato le attese dei Rossi cogliendo la quarta vittoria dell’anno su cinque corse. Ha candidamente ammesso che in Cina la macchina viaggiava come su due binari: poteva fare quello che voleva.
LECLERC 7,5
Per la prima volta quest’anno finisce davanti al compagno ma per la prima volta la Ferrari smarrisce la strada del podio. Di positivo c’è che in gara ha gestito bene le gomme medie, di negativo che ancora una volta non ha dimostrato il suo smalto in qualifica.
HULKENBERG 7
Zitto zitto, lo spilungone tedesco sta finendo a punti tra i top dieci quasi ad ogni gara. Il suo segreto? È velocissimo in qualifica, quindi riesce a partire nelle prime file, e poi in corsa è un “martello” che guida con tenacia e non sbaglia un colpo.
HAMILTON 6,5
Strano soggetto Lewis: si lamenta continuamente via radio con il box che le gomme non funzionano ma nonostante questo mette insieme una bella gara di rimonta. Dalle retrovie del 18° posto in griglia fino al 9° finale. Niente di clamoroso ma con una Mercedes così poco competitiva ha fatto miracoli.
SAINZ 6
La prima vera brutta prestazione del 2024 per lui. Sempre un passo indietro a Leclerc in corsa, superato da Russell e Hulkenberg nei primi giri, non ha mai “acceso” il turbo e ha vivacchiato fino alla fine. La sua celebre bravura nel saper gestire le gomme in Cina non s’è vista.
STROLL 4
Come il più distratto degli automobilisti in città, ha violentemente tamponato il povero e incolpevole Ricciardo sotto safety car. Non perché stesse guardando il telefonino, ma il display di bordo. Poco cambia: la distrazione non è in nessun caso tollerabile quando si guida, che sia un’utilitaria in città o una F1 in pista.