RED BULL 10 e lode
Una volta tanto la macchina s’è presa il predominio sull’uomo. Il team ha vinto matematicamente il titolo Costruttori ancora prima del suo pilota. Mai come a Suzuka la Red Bull ha mostrato una superiorità netta sulle auto rivali. Delle sei Red Bull che dal 2010 ad oggi hanno vinto il mondiale Costruttori questa è la migliore.
VERSTAPPEN 10
Il black out di Singapore è stato spazzato in un attimo. Pole position, 13° vittoria e il traguardo dei 400 punti iridati: mai nessuno ne aveva fatti tanti a metà stagione. E che soddisfazione: con quei 400 punti Verstappen avrebbe vinto da solo il campionato Costruttori per Red Bull perché la Mercedes, che è seconda, ne ha soltanto 305. L’apporto di Perez è stato inutile.
NORRIS 9
Tolto Max, è stato in assoluto il più bravo in pista. Per velocità e per ritmo. È l’unico che è riuscito almeno a insidiare Verstappen alla prima curva: la mossa non gli è riuscita per un soffio. Ma con la sua velocità ha ridimensionato il compagno Piastri.
LECLERC 8
Dopo la delusione di Singapore ha ritrovato convinzione, velocità e fiducia in se stesso. Si sapeva che non era pista adatta alla Ferrari, ma lui è riuscito a cogliere il massimo del potenziale della Rossa a Suzuka. E a compiere il più bel sorpasso del GP: all’esterno su Russell.
PIASTRI 7
Primo podio in carriera per il 21enne “deb” della McLaren di origini toscane. Ma anche lui è consapevole di non aver fatto la miglior gara della vita. Una virtual safety car gli aveva regalato il secondo posto, ma poi lui è stato moscio nella parte centrale di gara e si è fatto raggiungere e superare da Norris.
SAINZ 7
Gara senza infamia e senza lode penalizzata da una strategia infelice che lo ha portato una posizione più indietro (6°) di quello che era il suo potenziale.
FERRARI 6,5
È ritornata nei ranghi. Era scontato che in Giappone gli avversari fossero superiori perché la SF23 non è adatta ai curvoni veloci di Suzuka. Ma almeno la Ferrari continua a rosicchiare punti alla Mercedes per il secondo posto nel mondiale Costruttori. Però il team ha sbagliato la strategia su Sainz fermandolo troppo tardi e perdendo il 5° posto a favore di Hamilton.
TSUNODA 5,5
Con tutta la sua esperienza il giapponesino dell’Alpha Tauri si è fatto battere proprio a casa sua dal giovane e inesperto compagno di squadra Lawson. L’orgoglio sarà a pezzi...
PEREZ 3
Nella gara in cui il suo team vince il mondiale Costruttori, lui inanella una serie di errori imbarazzante per un pilota che guida l’auto campione del mondo. Prima si fa penalizzare per un sorpasso sotto safety car poi sperona una Haas e si ritira. È crollato di testa. Non è degno di guidare quella macchina.