Nyck de Vries (Mahindra) si confronta con il campione del mondo in carica Jake Dennis (Andretti)

Con Tony Ross, ex ingegnere di Rosberg, Mahindra è più vicina a Mercedes. Che potrebbe rientrare come fornitore

di Mattia Eccheli
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ROMA – A Valencia, in occasione del test in vista della decima stagione, sulle divise del personale della Mahindra, la scuderia indiana che ha la licenza di costruttore per la Formula E, il logo della Zf era coperto. Le ragioni della scomparsa del marchio del fornitore tedesco non sono state rese note, ma dal Regno Unito, dove hanno il loro quartier generale la maggior parte delle squadre che prendono parte al mondiale elettrico, rimbalza la notizia di un possibile rientro della casa con la Stella nel circuito. L'intesa potrebbe essere con la Mercedes Amg High Performance Powertrains (Hpp), che assembla le unità ibride montate sulle Frecce d'Argento di Formula 1 e che si era occupata anche dei motori destinati alle monoposto a zero emissioni.

L'accordo quinquennale tra Mahindra e Zf andrebbe così a terminare, anche se non esistono (non ancora) certezze in tal senso. Di sicuro le prestazioni dei bolidi indiani sono rimaste sotto le attese, in particolare quelle della nuova Gen 3: nella classifica a squadre, il team ufficiale ha chiuso lo scorso campionato al decimo posto con 41 punti, 18 dei quali conquistati nell'ePrix inaugurale a Città del Messico da Lucas di Grassi, mentre la scuderia cliente, la Abt Cupra è arrivata undicesima (ultima) con 21. Complessivamente i due tean hanno contabilizzato 17 ritiri ai quali va aggiunta la mancata partenza di Città del Capo di tutte e quattro le monoposto per problemi tecnici rilevati alla vigilia della gara.

Il numero uno della divisione Racing della casa indiana, Frédéric Bertrand, ha constatato come Mahindra non abbia avuto un peso sufficiente nello sviluppo della monoposto. Ha anche fatto sapere che intende dipendere meno da un singolo fornitore globale e di voler mettere anche a punto diversamente la vettura nel corso della stagione. I riscontri cronometrici dei test di Valencia sembrano lasciar intendere che qualcosa sia già cambiato, al di là del logo coperto. Sulle monoposto impiegate dalla scuderia cliente Abt Cupra, almeno per ora, il marchio Zf è destinato a rimanere. 

L'avvicinamento a Mercedes, che in tre anni di partecipazione diretta ha vinto due titoli iridati a squadre e due individuali (prima con Nyck de Vries, approdato proprio alla Mahindra dopo la fine dell'esperienza in Formula 1, e poi con Stoffel Vandoorne), sarebbe avvenuto in seguito all'ingaggio come consulente tecnico di Tony Ross, un ingegnere di rango che ha lavorato in Mercedes sia nella classe regina con Nico Rosberg e Valtteri Bottas sia in Formula E. Dopo i congedi di Oliver Rowland, Lucas di Grassi e Riberto Merhi, oltre agli avvicendamenti fra i piloti (assieme all'olandese è arrivato anche l'italo svizzero Edoardo Mortara) si vocifera anche del “divorzio” con Lewis Butler, che si occupava del design. Mahindra dovrebbe presentare il proprio nuovo piano entro i primi mesi del prossimo anno: a marzo è infatti in calendario il primo confronto con la Fia in vista delle modifiche previste per il 2025.

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Venerdì 3 Novembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 09:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA