infrazioni per track limits alle curve 9 e 10

Gp Austria, l'imbarazzo FIA davanti alla pioggia di track limits: oltre 1200 non rispettati

di Massimo Costa
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Che dire davanti a un weekend F1 dominato dalle infrazioni per track limits alle curve 9 e 10, le ultime due pieghe veloci che inevitabilmente portano i piloti ad andare sul cordolo esterno e finire oltre la linea bianca che rappresenta il confine tra la legalità e l'illegalità? Durante il Gran Premio di Austria sono state commesse oltre 1200 infrazioni, si avete letto bene, milleduecento, e la FIA ha ammesso che davanti a questa tempesta di "bip bip" che arrivavano non sono stati in grado di verificare a dovere quanto stava accadendo.

I burocrati, perché questo sono davanti a un comportamento così incomprensibile verificatosi lo scorso weekend, seduti nella stanza dei bottoni non hanno saputo come arginare il problema. Si sa che il circuito di Spielberg presenta questo serio inconveniente che coinvolge non solo F1-F2-F3, ma tutte le categorie a quattro ruote che scendono in pista al Red Bull Ring. Non è un caso che la F4 Italia, tanto per fare un esempio, con quasi 40 giovanissimi piloti, non abbia messo in calendario questa stagione quella che era una classica trasferta a Spielberg. Troppo complicato riuscire a gestire la situazione quando in macchina ci sono dei ragazzini di 15 anni. Non riescono a rimanere nella "legalità" i piloti di F1, figurarsi quel che accade in F4.

Dicevamo, è quasi scioccante che non si sia trovata una risoluzione a questa annosa rogna. Certo i track limits esistono in tutte le piste, ma a Spielberg come da nessuna altra parte. La soluzione migliore? Si sono sentite numerose proposte, ma forse la migliore sarebbe quella di girarsi dall'altra parte, togliere in quelle due curve i track limits. Oppure, come ha detto qualcuno, tracciare una bella e larga riga di vernice bianca e non quella attuale che i piloti dall'abitacolo non riescono a vedere. Si dirà che due di essi, George Russell e Fernando Alonso, non sono incappati in alcun richiamo (almeno in quelli che i burocrati sono riusciti a controllare), quindi volendo si può rimanere nella zona pulita del tracciato. Ma quando ci sono 1200 avvisi di track limits, appare ovvio che c'è qualcosa che non va.

Ci si preoccupa di mille cose in F1, bizzarro che non si sia prevenuta con largo anticipo questa dei track limits. La FIA, non si sa se con imbarazzo o no, a fine giornata ha rilasciato una sorta di dichiarazione in cui raccomanda al circuito di aggiungere ghiaia all'uscita delle curve incriminate per il prossimo anno. Perché questa richiesta arriva a giochi fatti e non è stata imposta agli organizzatori del Red Bull Ring a inizio stagione? La risposta è che ci sono anche le gare in moto su quel circuito e la ghiaia pare che non sia sicura per i centauri. Bene, allora la si toglie per le moto e la si rimette per le auto. In caso contrario, tanti saluti a Spielberg anche se il contratto è già stato rinnovato fino al 2030. Liberty Media racconta sempre che ci sono mille Paesi disposti ad ospitare un Gran Premio, vorrà dire che daremo il benvenuto al Sud Africa, tra i candidati futuri, e faremo a meno dell'Austria...

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Lunedì 3 Luglio 2023 - Ultimo aggiornamento: 12:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA