Vandoorne (Ds Penske)

La FE vola con Saudia il cui ambasciatore è Vandoorne (Ds Penske). I programmi per tifosi, pellegrini e aerei elettrici a decollo verticale

di Mattia Eccheli
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DIRIYAH - «Avevamo pensato alla Formula 1, ma poi abbiamo optato per la Formula E, i cui valori corrispondono alla nostra visione del futuro. Più sostenibile». Chi parla è Khaled A. Tash, il capo del marketing del gruppo Saudia, la compagnia di bandiera dell'Arabia Saudita, che è Official Airline del mondiale a zero emissioni. «Facciamo volare le persone – sorride il manager – ma ci siamo impegnati a sostenere il campionato nel miglior modo possibile anche dal punto di vista logistico». Sul fronte della sostenibilità, lo sforzo della Saudia non riguarda solo l'ampliamento e l'ammodernamento della flotta, che entro il 2030 passerà da 144 a 318 aerei, in maggioranza Boeing, ma anche l'estensione delle sue attività aeree.

La compagnia ha investito sulla mobilità a zero emissioni piazzando un ordine di cento Lilium Jet, i velivoli elettrici a decollo verticale a sette posti della società tedesca quotata al Nasdaq di New York con i quali offrirà collegamenti interni tra Gedda e la Mecca, la città santa dell'Islam che calamita milioni di pellegrini. «La compagnia è nata ottant'anni fa per far viaggiare i sauditi – racconta il 48enne Tash – ma la mission è cambiata. Proprio con la Formula E abbiamo aperto il Paese e la Saudia vuol fare arrivare i turisti. Lo sport è un veicolo importante».

«La nostra visione è quella del 2030, quando ospiteremo l'Expo – insiste – e quando avremo una serie di impianti che saranno fra i più moderni e più efficienti al mondo. Già oggi, ad esempio, i piloti ci dicono che la pista di Formula 1 di Gedda è eccezionale. Ma avremo altre strutture all'avanguardia che ci consentiranno di ospitare grandi eventi e attirare appassionati». Che, è scontato, dovrebbero volare Saudia, una delle compagnie dell'alleanza Skyteam di cui fa parte AirFrance e, almeno fino a quando non arriverà l'autorizzazione da parte delle autorità comunitarie alla parziale acquisizione da parte di Lufthansa, anche Ita, l'ex Alitalia.

Oltre a quello per lo sport – calcio, motorsport (Formula 1, Formula E, Dakar, Extreme E e si parla anche di una possibile tappa del mondiale di Rally), tennis, golf, pugilato e wrestling – Saudia ha un piano chiaro anche per il turismo religioso. «Ci sono milioni di musulmani che si spostano da una parte all'altra del pianeta – chiarisce Tash – e noi vorremmo che lo facessero con noi perché offriamo dei pacchetti che, assieme con la coincidenza a Gedda, il nostro hub principale, includono anche una visita alla Mecca (la città dove è nato il profeta Maometto, ndr)». I velivoli Lilium sono immaginati per gli spostamenti dall'aeroporto alla città santa dei pellegrini più benestanti. Per gli altri è già stato realizzato un collegamento ferroviario ad alta velocità (un progetto da quasi 2 miliardi di dollari che ha coinvolto imprese anche di Cina, Francia e Regno Unito e che impiega i convogli spagnoli Talgo) che dallo scalo internazionale porta anche alla Medina, l'altra città sacra dell'Islam.

Intercettare pellegrini e sportivi è l'obiettivo della Saudia per alimentare l'economia locale e renderla meno dipendente dal greggio. Anche Neom, la visionaria città sostenibile del futuro in corso di costruzione e che entro la fine del decennio dovrebbe contare un milione di abitanti, rientra in questa grande “partita”. In Formula E Neom è sponsor della McLaren, la gloriosa scuderia britannica che corre con le monoposto della Nissan e che ha Ian James, l'artefice dei successi elettrici della Mercedes-Benz, quale Team Principal: per come è concepita dovrebbe diventare una attrazione. È collegata al resto del mondo mediante lo scalo di Tabuk, che già oggi movimenta il personale che lavora alla sua costruzione. La Saudia ha anche un pilota come “ambasciatore”: è il belga Stoffel Vandoorne, già campione del mondo di Formula E e attualmente sotto contratto con la Ds Penske, che ha onorato la sua partecipazione al doppio ePrix elettrico di Diriyah, alle porta della capitale Riad, con un quinto posto, il suo miglior piazzamento dallo scorso giugno (quarto a Jakarta).

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Mercoledì 14 Febbraio 2024 - Ultimo aggiornamento: 09:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA