I bolidi davanti al Casinò di Monte Carlo

Mondiale rally, giovedì riparte a Monte-Carlo. Toyota, Hyundai e Ford al via con 8 auto ibride. Nuovo calcolo dei punteggi

di Mattia Eccheli
  • condividi l'articolo

GAP – Il World Raly Championship 2024 scatta ufficialmente giovedì sera con i primi due stage del 92^ Rallye Automobile Monte-Carlo, oltre 46 chilometri complessivamentei. Anche se il nome della corsa è quello del Principato, la gara si snoda principlamnete nel dipartimento delle Alte Alpi francesi, a tre ore daal costa. Nella classe regina hanno confermato il loro impegno Toyota, Hyundai e Ford: nella gara inaugurale le vetture ibride al via saranno solo 8. Il costruttore giapponese schiera i confermati Elfyn Evans (vice campione uscente) e Katusta Takamoto, che prenderanno parte a tutti i rally. La terza Gr Yaris sarà guidata da Sébastien Ogier, che insegue la decima affermazione nella prova transalpina. Kalle Rovanperä, il vincitore degli ultimi due titoli iridati, che come Ogier ha optato per un programma parziale, esordirà a metà febbraio sulla neve, in Svezia, dove - con la stessa auto - è prevista anche la partecpazione dell'italiano Lorenzo Bertelli e Simone Scattolin.

La casa coreana ha messo sotto contratto cinque equipaggi per cercare di tornare a vincere l'alloro riservato ai marchi e conquistare finalmente quello individuale. Thierry Neuville è rimasto per guidare la i20 N, mentre Ott Tänak è rientrato dopo un anno alla M-Sport. Continuano con la Hyundai, ma in base alle caratteristiche dei rally, sia il finnico Esapekka Lappi (pure lui debutterà nel 2024 in Scandinavia) sia lo spagnolo Dani Sordo. La terza Hyundai al via in Francia sarà guidata da Andreas Mikkelsen, che rientra così nel Wrc1.

Il team britannico M-Sport che corre con la Ford Puma ha “ripescato” Adrien Fourmaux, che nel 2023 aveva corso nella classe regina solo l'ultima gara, quella che si era corsa in Giappone, e ha affidato al belga Grégoire Munster con licenza lussemburghese la seconda macchina dell'Ovale Blu. Dopo aver esordito con la Skoda nel 2019 ed aver guidato una Hyundai per due stagioni e mezzo, lo scorso anno il 25enne è stato schierato dalla scuderia d'Oltremanica nel Rally3 e nel Rally2 (Ford Fiesta) e mandato in gara nella classe regina nei rally del Cile (13°) e del Centro Europa (7°).

Il Rallye Monte-Carlo è articolato su 17 speciali per un totale di quasi 324,5 chilometri: la frazione più lunga (25,19 km) è la seconda di giovedì, la Bayons-Bréziers che scatta alle 21.58. La nuova stagione è ricca di novità, a cominciare dall'assegnazione dei punteggi che trasformano un rally in (quasi) tre gare diverse. Una fino alla serata di sabato con punti assegnati ai primi 10 (18 a chi sta davanti e poi a scalare: 15, 13, 10, 8, 6, 4, 3, 2, 1), una nella giornata di domenica riservata ai primi 7 (7, 6, 5, 4, 3, 2, 1) e una per il Power Stage (punti ai primi 5, come sempre). Il sistema penalizza meno chi ha avuto problemi tecnici o meccanici e, almeno in teoria, dovrebbe vivacizzare la giornata conclusiva. 

Per passare all'incasso i piloti devono in ogni caso arrivare in fondo. Con questo meccanismo non è tuttavia detto che il vincitore della gara sia quello che guadagna più punti (sempre al massimo 30 quelli in palio per un singolo pilota). Da quest'anno è ammessa anche la partecipazione di vetture non plug-in nella classe regina. A Monte-Carlo non è iscritto alcun modello di questo tipo (che deve comunque montare un dispositivo che simuli ingombro e peso del sistema ibrido), ma la speranza è che con la riduzione dei costi aumenti la presenza dei privati. Nel Wrc2, Skoda, Hyundai, Ford e Citroen dovranno fare i conti con la nuova concorrenza della Toyota, che ha sviluppato una Gr Yaris con le specifiche per questo campionato.

  • condividi l'articolo
Lunedì 22 Gennaio 2024 - Ultimo aggiornamento: 17:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA