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La nuova monoposto di Formula E? Bisogna abituarcisi, ma dal vivo e molto bella, sarà sicuramente molto veloce, l’aerodinamica avrà un peso maggiore, sarà più agile e potrebbe addirittura eguagliare le prestazioni di una Formula 2. Questa l’opinione di André Lotterer e Pascal Wehrlein il giorno dopo la presentazione della nuova vettura e alla vigilia dell’E-Prix di Monte Carlo che si corre sullo stesso circuito della Formula 1 e al quale Porsche arriva al secondo posto della classifica per team.
«Penso che per abituarsi all’aspetto della Gen3 ci vorrà del tempo. Dal vivo è molto bella e le cose più importante per un pilota sono sempre le prestazioni e come si guida in pista. Dai dati sembra molto promettente. Avremo molta più potenza e una vettura più leggera più agile» ha detto un Wehrlein mentre secondo i Lotterer «il nuovo design rende immediatamente riconoscibile una vettura di Formula E. Sarà l’auto da corsa più efficiente del mondo e credo che il passaggio sia più marcato di quello che abbiamo visto con il passaggio dalla Gen1 alla Gen2». I piloti sembrano avere aspettative positive dalla mancanza dei freni posteriori. «Non credo che in qualifica cambierà molto – dice Wehrlein – perché già usiamo molto la rigenerazione. Con la Gen2 in gara abbiamo una frenata che scompone molto le ruote posteriori, ma con la Gen3 potremo recuperare anche con l’assale anteriore e il feeling migliorerà».
Anche secondo Lotterer sarà meglio di quanto sia oggi perché l’efficacia non dipenderà dalla temperatura e sarà programmabile attraverso l’elettronica. «Ovviamente – afferma il tre volte vincitore a Le Mans – gli ingegneri dovranno fare un grande lavoro per rendere il sistema più preciso possibile e noi piloti dovremo essere bravi a fornire i dati in modo corretto». I due piloti Porsche credono inoltre che con la nuova vettura sarà più facile sorpassare grazie alla maggiore compattezza e leggerezza. Lotterer evidenzia anche che finalmente la Formula E avrà le ruote scoperte e «dovremo prestare molta attenzione a non danneggiare l’ala anteriore perché l’aerodinamica sarà più importante che in passato e, se la roviniamo, rischiamo di compromettere le prestazioni in gara. Forse vedremo meno combattimenti ruota a ruota e saremo più attenti». Lotterer e Wehrlein inoltre non sembrano molto preoccupati dei tempi ristretti per lo sviluppo della macchina confidando nelle capacità nel team e nella possibilità di avere a Weissach un circuito attiguo al centro dove le vetture da corsa vengono sviluppate e costruite.
Ma quanto forte potranno davvero andare le nuove Gen3 che, grazie ad una potenza salita da 250 kW da 350 kW e un peso sceso da 900 kg a 840 kg che permette di avere un rapporto peso potenza migliorato di un terzo? Il circuito di Monte Carlo potrebbe dare un confronto assai preciso. Già oggi le Formula E Gen2 girano a 1’31” mentre le Formula 2 sono intorno a 1’25”. «Penso che con le gomme slick saremmo già molto vicini (le Formula E hanno gomme tassellate stradali, ndr) alle Formula 2. Sicuramente i tempi saranno ravvicinati». Anche Lotterer sembra alquanto eccitato al proposito: «Al momento la differenza non è tanta e sono curioso di provare già al simulatore. Saremo sicuramente più veloci, ma non si può prescindere dalle gomme che sono utilizzate nelle due categorie».