Trofeo Città di Napoli

Rilancio del motorsport nel Sud: a marzo Trofeo Città di Napoli e Sorrento-Sant’Agata, nel 2025 la Grande Corsa fino a Lecce

di Sergio Troise
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NAPOLI - C’è grande fermento in vista della stagione 2024 del motorsport in Campania, regione con grande tradizione motoristica (l’apice venne raggiunto a Napoli, tra gli anni 30 e i 60, con il Gran Premio di Formula 1 sul circuito stradale di Posillipo) che aspira a rilanciare l’attività sportiva con una manifestazione che, all’inizio di marzo, potrebbe segnare un’autentica svolta anche per il turismo e, soprattutto, fare da apripista ad altri eventi di grande prestigio. Tra questi la rievocazione storica della cronoscalata Sorrento-Sant’Agata (in programma il 17 marzo) e la Sorrento Roads by 1000 Miglia, evento che dal 4 al 7 aprile porterà la Freccia Rossa oltre i classici tracciati della 1000 Miglia, tra la Costiera sorrentina e l’Amalfitana, spingendosi fino a Capri. Tra un anno, poi, la prima edizione della Grande Corsa, una sorta di Mille Miglia del Sud che dovrebbe svolgersi nella primavera del 2025 sul percorso (in via di definizione) Napoli-Lecce-Napoli.

Si chiama Trofeo Città di Napoli l’evento che farà da apripista a questo programma dedicato al motorsport e alle auto d’epoca: organizzato dalla neonata società Napoli Racing Show in collaborazione con il Casco Azzurro (club di veterani dell’automobilismo presieduto da Paolo Scudieri) e patrocinato dal Comune di Napoli, è in calendario nel weekend dell’1-2-3 marzo sul lungomare del capoluogo campano. La manifestazione si svolgerà su un circuito cittadino allestito tra il Viale Dohrn e via Caracciolo, ovvero nello spettacolare scenario del golfo di Napoli, con il Vesuvio, la costiera sorrentina e Capri sullo sfondo.

Il percorso allestito per le gare e le esibizioni misurerà circa 1340 metri con una larghezza stradale di circa 8 metri e varie chicane. Si snoderà attorno al Circolo del Tennis e sarà recintato in modo da rispettare tutte le disposizioni necessarie per garantire la sicurezza. Nei piani degli organizzatori sarà possibile seguire le gare dai bordi e dall’interno del circuito, saranno inoltre sistemati anche dei mega schermi per una maggiore visibilità.

Saranno ammesse vetture delle categorie GT3 (Trofeo GT3 Cup), GT Cup, Rally (Trofeo Rally Cup), TCR e Sport Prototipi (con classifiche separate per vetture 1600 e 2000). Per le varie gare sono previste sfide tra due piloti per volta, con la formula dell’inseguimento: uno partirà da Via Caracciolo, l’altro da Viale Dhorn. Grazie alle chicane, la media verrà contenuta ad un massimo di 80 km/h, così come previsto dal regolamento che disciplina queste gare allestite su circuiti cittadini. Il modello è quello del Bettega Tribute svoltosi nel dicembre scorso a Jesolo.

Nei piani annunciati dagli organizzatori anche esibizioni di auto ufficiali di Mercedes e Porsche e di una monoposto di Formula 1 storica, la Hesketh degli anni 70 di proprietà dell’ex pilota napoletano Cosimo Turizio. Ad arricchire la manifestazione un concorso d’eleganza per vetture d’epoca intitolato “Napoli classica”. Nel villaggio appositamente allestito sarà possibile anche gareggiare virtualmente con simulatori di ultima generazione e in determinati orari si potrà entrare nei box.

Dedicato ai bambini dai 6 ai 10 anni l’evento intitolato “Karting in piazza”: organizzato dall’ACI consentirà a 300 alunni delle elementari di provare l’emozione di provare un kart e di apprendere il rispetto delle regole in generale e di quelle stradali in particolare. I corsi saranno tenuti dagli istruttori dell’ACI e da rappresentanti delle forze dell’ordine.

Tra gli eventi collaterali si profila interessante il convegno sul futuro delle auto tradizionali ed elettriche e sulla mobilità in genere, con la partecipazione di esperti del settore che si confronteranno sulle problematiche ambientali e sullo sviluppo delle energie alternative, dall’auto elettrica all’idrogeno, passando anche per i carburanti sintetici.  

Particolarmente importante l’appuntamento fissato per la mattina di venerdì primo marzo, quando il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e altre autorità cittadine inaugureranno Piazza Mennato Boffa, ovvero lo spazio nel cuore dello storico Circuito di Posillipo intitolato al pilota napoletano che nel 1960 vinse il Gran Premio di Napoli al volante di una WRE Maserati: un riconoscimento alla memoria di un campione dell’automobilismo che ha conquistato, in carriera, innumerevoli vittorie, si è laureato tre volte campione italiano nella categoria Sport (nel 1959, nel 1961 e nel 1964) e nel 1961 arrivò fino alla Formula 1, guidando una Cooper Climax uguale a quella con cui Jack Brabham aveva vinto il Mondiale Piloti nel 1959.

“Per me, che sono cresciuto nel mito di zio Mennato, l’intitolazione a lui della piazza nel cuore del circuito di Posillipo rappresenta una gioia immensa” dice Enzo Rivellini, nipote del pilota scomparso nel 1996 e principale animatore del gruppo di appassionati che sta mettendo in piedi questa prima edizione del Trofeo Città di Napoli: un’impresa titanica, che per ora – assicura l’ex eurodeputato napoletano (con trascorsi in pista) – può contare sul sostegno delle istituzioni locali, Comune di Napoli in testa, sulla volontà dei vertici nazionali dell’ACI e sull’impegno di un gruppo di volontari che si stanno dando da fare anche per trovare sponsor interessati a promuovere i propri marchi in un evento allestito in una delle location più belle e suggestive del mondo”.

In extremis, dopo un periodo di freddezza, si è schierato al fianco della manifestazione anche il Casco Azzurro, club di veterani dell’automobilismo presieduto dall’ingegnere-pilota napoletano Paolo Scudieri, ovvero uno degli imprenditori dell’automotive (ma non solo) più importanti del mondo: è titolare di Adler Group, colosso della componentistica con 16.000 dipendenti, ha presieduto per quattro anni l’Anfia, è stato sponsor dell’Alfa Romeo in Formula 1, lo è tuttora della Ferrari nel WEC e nel Challenge, da pilota si è classificato terzo nella finale mondiale del Challenge Ferrari 2023 e, se non bastasse, è titolare di una prestigiosa collezione di auto d’epoca.

Vedremo quali saranno gli sviluppi della “discesa in campo” di Scudieri. Il quale – vale la pena ricordarlo - è anche presidente della Commissione Sportiva dell’Automobile Club Napoli, ente escluso dalla compagine organizzatrice del Napoli Racing Show (“Il nostro rapporto è con ACI Italia” dice Rivellini) e tuttora in attesa di giudizio a seguito della denuncia di irregolarità sull’elezione del Consiglio direttivo pendente al TAR Campania dal mese di aprile del 2023. Una situazione incresciosa, che tuttavia non impedisce a Scudieri di guardare avanti con fiducia, e con progetti ambiziosi.

A breve, ovvero il 17 marzo, sarà al fianco di Alfonso Iaccarino (celebre chef stellato di Sant’Agata sui due Golfi) nell’organizzazione della cronoscalata Sorrento-Sant’Agata per auto storiche, evento che si annuncia di grande prestigio, con la partecipazione di macchine e gentlemen-drivers di un certo livello. Ma, soprattutto, Scudieri ha svelato in anteprima, nel corso di un incontro con i ritrovati amici del Casco Azzurro, l’avviamento del progetto intitolato “La grande Corsa”.

Sarà, come detto, una sorta di Mille Miglia del Sud, dunque una gara di regolarità di 1600 chilometri da svolgersi sul percorso Napoli-Lecce-Napoli, con tappe in Campania, Molise, Basilicata e Puglia e prove di velocità in circuito. Allo studio la possibilità di gareggiare all’autodromo del Sele (Battipaglia), a Binetto (Bari) e a Nardò (Lecce). “Sarà un evento straordinario” si limita a dire, per ora, Paolo Scudieri, deciso a scendere in campo per regalare anche al Sud d’Italia un evento degno della storica Mille Miglia da sempre confinata tra Brescia e Roma.

Ma il 2025 è lontano e la “Mille Miglia del Sud” è, per ora, soltanto un progetto tutto da definire. E’ invece vicinissima la data dell’1-2-3 marzo 2024, e forti sono le aspettative per l’evento messo in campo dalla Napoli Racing Show con la collaborazione del Casco Azzurro. “Siamo consapevoli delle difficoltà, ma grazie al sostegno assicuratoci dalle istituzioni locali, in testa il sindaco Manfredi, ce la faremo” dicono gli uomini di Rivellini, tra i quali spiccano le figure di Carlo e Pietro Casillo, noti nell’ambiente delle corse per aver fondato la Four Project Italia, la società che organizza il Challenge Ford MPM con la Ford Ka+.  

Con loro, più che mai decisi a rilanciare Napoli come sede di grandi eventi motoristici, ci sono piloti ed ex piloti che rispondono ai nomi di veterani come Antonio Maglione, Cosimo Turizio, Michele Liguori, Luciano Culotta, Ciro e Piero Nappi e il fiduciario ACI Sport per la Campania Pasquale Cilento. “Con l’aiuto di tutti – dice Rivellini – possiamo farcela. Le prime iscrizioni sono state già definite, stiamo trattando con alcuni sponsor e per ora possiamo contare su una solida base economica di partenza. Se sarà necessario ridurremo il programma, ma una cosa è certa: il Trofeo Città di Napoli si farà. Chi è interessato può visitare il nostro sito napoliracingshow@libero.it o contattarci telefonicamente al numero 329 5535164.”    

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Giovedì 11 Gennaio 2024 - Ultimo aggiornamento: 12-01-2024 17:38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA