La Toyota Yaris che sta dominando il Safary Rally Kenia

Safary Rally Kenia, c'è il dominio Toyota: quattro Yaris fra le prime cinque. Ogier precede Rovanperä e Evans

di Mattia Eccheli
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NAIVASHA – Il fattore “A”, come animali. In Sardegna come in Africa rischiavano di avere un ruolo decisivo gli “incontri” con mucche e zebre. Nella prova italiana Kalle Rovanperä (Toyota Gr Yaris) aveva centrato un bovino, che si trovava in mezzo al tracciato subito dopo una curva, mentre nel Rally Safari Kenia Ott Tänak (Ford Puma) ha avuto addirittura a che fare con delle zebre, che lo hanno costretto a rallentare, facendogli perdere diversi secondi. Il campione in carica aveva chiuso terzo la gara isolana, ma non per via di quell'episodio, mentre l'estone è già lontano dalla vetta in Kenia, ma gran parte del suo ritardo è da attribuire, di nuovo, a una perdita di potenza del motore.

Al secondo riposo, dopo i primi 7 stage della corsa più lunga della stagione, almeno dei rally di cui è già stato ufficializzato il percorso, è al comando il “solito” Sébastien Ogier (Toyot Gr Yaris), che è stato il più veloce in 4 cronometrate. Giovedì accusava un decimo di ritardo da Tänak, che adesso è settimo, ma con oltre 3 minuti di ritardo, mentre adesso è primo con poco meno di 23'' di vantaggio sul compagno di scuderia Rovanperä (che ha vinto uno degli stage sfuggiti al pilota transalpino).

A conferma della superiorità delle vetture del costruttore nipponico, che si è aggiudicato entrambe le gare da quanto la prova è tornata a far parte de calendario mondiale e che l'anno scorso aveva piazzato le quattro auto ai primi quattro posti, il podio è completato da Elfyn Evans, terzo a 43 secondi e mezzo da Ogier. La quarta ibrida del Sol Levante è quinta: Takamoto Katsuta viaggia però già a oltre 25'' da Esapekka Lappi (il solo altro pilota ad aver vinto una frazione in Kenia), quarto e finora il migliore della scuderia Hyundai con la i20 N che accusa 54'' di ritardo dal battistrada. Seppur gravato di una penalità di 10'', Dani Sordo con la seconda Hyundai i20 N è sesto a soli 9'' dal giapponese.

Nella Top 10 è finora riuscito a rimanere un solo altro pilota della classe regina, Pierre Louis Loubet. Con la Ford Puma il francese è ottavo, ma a oltre 4 minuti da Tänak. Con l'altra vettura dell'Ovale Blu preparata dalla M-Sport, Jourdan Serderidis, è undicesimo a 9:35.4 da Ogier, preceduto da due piloti del Wrc2: l'olandese Grégoire Munster (Ford Fietsa), nono, subentrato al comando della classifica della propria classe dopo il problema alla sospensione di Oliver Solberg (Skoda Fabia), costretto a fermars, ma non al ritiroi, e il polacco Kajetan Kajetanowicz, decimo con la Skoda Fabia. Il più attardato dei piloti della classe regina è il belga Thierry Neuville (Hyundai i20 N), che dopo il successo in Sardegna puntava a rientrare nella lotta per il titolo, ma nella Ss6 ha dovuto fermarsi per un guaio alla sospensione e torna a correre sabato, ma con oltre una dozzina di minuti di ritardo dalla Top 10. Sabato sono in programma quasi 151 chilometri contro il tempo con tre stage al mattino e altrettanti al pomeriggio.

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Sabato 24 Giugno 2023 - Ultimo aggiornamento: 25-06-2023 14:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA