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A 51 anni, festeggiati il 14 gennaio Giancarlo Fisichella è un uomo realizzato. La famiglia, la scuola pilotaggio, la Ferrari, le corse che gli hanno regalato una nuova soddisfazione. Con la 488 della Scuderia Baldini, “Fisico”, associato al giovane Tommaso Mosca ha vinto il Campionato Italiano Gran Turismo Endurance, successo che va ad aggiungersi a quelli LMGT alla 24 Ore di Le Mans.
“Una bella soddisfazione a 51 anni. E’ stata una bella stagione, e mi sono tolto un peso. Gli anni passati ho vinto delle gare ma non sono riuscito a vincere il titolo. Nel 2023, invece è andato tutto bene: abbiamo vinto delle gare, e abbiamo portato in conto dei podi. E’stato bello vincere con Baldini e con Tommaso, un ragazzo giovane che sta crescendo bene. Il livello del campionato è buono, ci sono tutti: Ferrari, Lamborghini. Audi, BMW, Porsche ecc.
C’è stata qualche polemica sul format di gara, di due ore, ma è già stato ripristinato il limite delle tre ore, anche con un terzo pilota. Per quanto riguarda il BOP, abbiamo visto nelle prove prestazioni molto vicine, le macchine racchiuse in meno di un secondo.
“Per quanto riguarda la nuova macchina, la 296 è bellissima a cominciare dalle sue linee. Ha avuto dei problemi perchè è nata come ibrida. Passare al solo motore termico ha richiesto molto tempo. L’ho provata a Vallelunga, va fortissimo”.
Inevitabile a questo punto la domanda sulla F1, che in passato non ha dato a “Fisico” tutto quello che meritava…
“Occorre trovare un maggior equilibrio tra aerodinamica prestazioni e pilota. E poi l’...ibrido. No, il pubblico viene per “sentire” il rombo dei motori, oggi imbrigliati da un regolamento che penalizza questo aspetto, del resto non gliene frega molto.
Rimane il fatto che la macchina conta più del pilota, L’esempio più calzante è Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo, eppure non vince una gara da chissà quando…”