La Totyota Yaris WRC

Wrc, dallo sterrato sardo al deserto africano: giovedì scatta il Safari Rally del Kenia. Toyota insegue il tris

di Mattia Eccheli
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NAIVASHA – Il Toyota Gazoo Racing Team insegue il tris nel Safari Rally del Kenia, settima tappa del World Rally Championship 2023, del quale costituisce il “giro di boa”, visto che il calendario prevede 13 gare, l'ultima delle quali in Giappone, a metà novembre. Da quanto è tornata alla ribalta globale, nel 2021, la prova africana è stata vinta solo piloti al volante di una Yaris. Prima da Sébastien Ogier, poi da Kalle Rovanperä: entrambi si erano poi aggiudicati il titolo iridato. Nell'albo d'oro figurano grandi nomi della specialità, da Colin McRae a Tomi Mäkinen, da Juha Kankkunen a Carlos Sainz, fino a Miki Biasion (primo nel 1988 e nel 1989 con una Lancia Delta integrale).

L'ultima prova, quella italiana che si è disputata in Sardegna, è stata una sorta di “prova generale” in vista delle difficilissime condizioni che attendono equipaggi, auto plug-in (nella classe regina) e meccanici in Africa. La tappa isolana era stata praticamente ad eliminazione, con una manciata di equipaggi del Wrc1 “superstiti” nella Top 10, dalla quale era rimasto escluso perfino quello di Ogier, che con la Gr Yaris sembrava prossimo alla vittoria. In Kenia le temperature saranno micidiali, dentro l'abitacolo, ma anche nel vano motore. Tra giovedì, con i primi 4,84 km della Kasarani Super Special, e domenica, con gli ultimi 10,53 km del secondo passaggio sulla Hell's Gate (un inferno, come dice lo stesso nome), sono in programma quasi 356 chilometri, spalmati su 19 cronometrate.

Quella di sabato, con 151, è la giornata più impegnativa. Almeno fra quelli di cui è già stato ufficializzato il tracciato, il Rally Safari è il più lungo. Le vetture iscritte nella classe regina sono 10, una in più rispetto a quelle che hanno preso il via in Sardegna per effetto dell'adesione di una terza Ford Puma, quella affidata al greco Jourdan Serderidis, non uno dei favoriti. Le altre due macchine con le insegne dell'Ovale Blu in corsa in Kenia sono quelle di Ott Tänak, terzo della generale a quota 85, e di Pierre-Louis Loubet, appena 14 punti finora.

Toyota schiera i “soliti” Rovanperä (attuale leader del mondiale con 118 punti), Ogier (quinto con quattro presenze a quota 70), Elfyn Evans (quarto a 83) e Takamoto Katsuta, che proprio in Kenia ha ottenuto il suo miglior piazzamento in carriera in un rally mondiale, secondo nel 2021 dopo aver addirittura accarezzato l'idea della sua prima affermazione. La Hyundai porta in Africa il confermato (dopo la tragica scomparsa di Craig Breen) terzetto al volante delle i20 N: Thierry Neuville, secondo a 93 con quattro podi e reduce dal successo italiano, Esapekka Lappi, sesto con 67, e Dani Sordo, settimo a 36 con due gare in meno (si alternava con l'irlandese sulla terza vettura) e un ritiro.

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Lunedì 19 Giugno 2023 - Ultimo aggiornamento: 21-06-2023 17:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA