Elfyn Evans (Toyota Gr Yaris)

Rally Giappone, acqua e nebbia non frenano Toyota: Evans davanti ai compagni di squadra Ogier e Ronvanperä

di Mattia Eccheli
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Elfyn Evans (Toyota Gr Yaris) ha ipotecato la piazza d'onore assoluta del World Rally Championship 2023. Nella durissima prova finale, quella scattata sabato nella città di Toyota, nella prefettura di Aichi, il britannico si è portato al comando de Rally del Giappone, che guida con un margine abissale (quasi un minuto e 50 secondi) sul rivale più diretto, il compagno di squadra Sébastien Ogier (60 secondi sono di penalità). «Sono contento che i miei meccanici siano riusciti a sistemare la macchina - ha commentato l'otto volte iridato dopo essere stato sorpreso da un fosso nella Ss5 ed essersi fermato contro le barriere di protezione – Adesso la cosa più importante è portare l'auto a “casa”».

Evans è sostanzialmente emerso dalle nebbie e dalle piogge che si sono abbattute sul tracciato, tanto da costringere gli organizzatori a cancellare la Ss4 (22,53 km) dopo aver già sospeso la prima cronometrata di giornata dopo il passaggio di una sola decina di piloti. Con 14 speciali ancora da disputare il podio provvisorio della corsa è monopolizzato dalla squadra che ha dominato la stagione: il Toyota Gazoo Racing Team. La terza posizione è infatti occupata dal campione del mondo uscente e entrante Kalle Ronvanperä, che viaggia a 6 secondi da Ogier.

Ha dell'incredibile il piazzamento (almeno temporaneo, che però va avanti dalla Ss2) del migliore dei piloti del Wrc2, una “vecchia conoscenza” del mondiale assoluto del quale è stato tre volte terzo fra il 2014 e il 2016, il norvegese Andreas Mikkelsen. Con la sua Skoda Fabia Rs è quarto a meno di 54'' dal podio. Alle sue spalle altri due piloti del Wrc2, Gregoire Munster con la Ford Fiesta e il russo Nikolay Gryazin (Skoda Fabia Rs).

Poi un terzetto di “superstiti” della classe regina, nell'ordine Esapekka Lappi (Hyundai i20 N), settimo a quasi un minuto e 40'' dal podio, Ott Tänak (Ford Puma) ottavo a poco meno di un minuto dal finnico, e Katsuta Takamoto (Toyota Gr Yaris), nono a a 25,1'' dall'estone, ma il cui tempo risente di 70'' di penalità che i commissari gli hanno inflitto in seguito ai danni rimediati nella Ss2 che hanno comportato un ritardo alle verifiche. Thierry Neuville (Hyundai i20 N), che si giocava la piazza d'onore assoluta (aveva appena 7 lunghezze da recuperare a Evans), ha sbattuto nella seconda prova del pomeriggio: rientrerà sabato, ma a oltre mezz'ora dalla vetta.

Ai “colleghi” Dani Sordo, pure lui al volante di una vettura del costruttore coreano, e Adrien Fourmax (Ford Puma) è andata anche peggio: entrambi sono usciti praticamente di scena durante la prima cronometrata della giornata e hanno già accumulato quasi un'ora di ritardo. Sabato sono in programma 8 speciali e Katusta ha già anticipato che «tutto può succedere»: come se venerdì non fosse successo già abbastanza.

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Sabato 18 Novembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 10:37 | © RIPRODUZIONE RISERVATA