Ford, Puma ruggisce. La best seller italiana dell’Ovale Blu recentemente rinnovata, si arricchisce della variante full electric
Ford, Puma ruggisce. La best seller italiana dell’Ovale Blu recentemente rinnovata, si arricchisce della variante full electric
In Gb Ford chiede al governo Starmer incentivi per acquisto di auto elettriche
Elfyn Evans vince il Rally del Giappone e diventa, come nel 2020 e nel 2021, per la terza volta vice campione del mondo del World Rally Championship. Per il britannico si tratta anche della terza affermazione stagionale (mai prima d'ora si era aggiudicato più di due prove in uno stesso anno) eguagliando così i propri compagni di squadra Kalle Rovanperä, che aveva già confermato il titolo iridato tre settimane fa, e Sébastien Ogier, che ha preso però parte a sole 8 gare, e della settima in assoluto. La gara domestica è stata poco meno che trionfale per il Toyota Gazoo Racing Team, che ha piazzato 4 Gr Yaris fra le prime 5 auto.
Alle spalle di Evans, che si è imposto dopo poco meno di 282 chilometri (22,5 meno di quelli previsti per effetto della cancellazione della quarta speciale) in 3:32.08,8, si sono piazzati lo stesso Ogier, con un ritardo di quasi un minuto e 18'' (inclusi i 60 secondi penalità rimediati nella complessa giornata di venerdì), e Rovanperä, a quasi 30'' dal transalpino. Con la quarta Toyota Gr Yaris all'idolo di casa, Katsuta Takamoto, non è bastato essere il più veloce in 10 dei 21 stage disputati per conquistare il podio: si è dovuto accontentare della quarta piazza dopo essere risalito dalla 31esima posizione.
Il quarto posto è stato difeso da Esapekka Lappi, risultato il migliore dei piloti della scuderia coreana: al volante della Hyundai i20 N ha archiviato la gara a 1:03,8 dal connazionale campione del mondo uscente e entrante. Sesto e ultimo dei piloti della classe regina nella Top 10 Ott Tänak, che con la Ford Puma della M-Sport aveva sperato di poter di nuovo puntare al titolo, ma con la prossima stagione tornerà al volante di una Hyundai. Ha chiuso l'anno con i successi in Svezia e Cile e altri due podi. Thierry Neuville (Hyundai i20 N) si è dovuto accontentare della 14esima posizione dopo il ritiro forzato di venerdì per il quale si è scusato con la scuderia, ma ha mosso comunque la classifica vincendo il Power Stage che gli ha fruttato 5 (inutili) punti. Dani Sordo, con la vettura coreana, e Adrien Fourmax, con la Ford Puma, sono stati costretti al ritiro al termine della giornata di venerdì.
Il norvegese Andreas Mikkelsen si è imposto nel Wrc2 piazzandosi settimo assoluto confermandosi decisamente affidabile con 6 prove chiuse nella Top 10 su un totale di 7 apparizioni (miglior risultato in Italia, quinto) e vincendo il mondiale di categoria. Nella classifica iridata assoluta Rovanperä è arrivato a quota 250 (5 lunghezze in meno di quelle con le quali si era aggiudicato il titolo un anno fa), mentre Evans è salito a 216. Uscito battuto dalla lotta per la piazza d'onore, Neuville ha avuto la meglio almeno per quella per il terzo posto, conquistato con 189 punti, contro i 174 di Tänak. Quinto Ogier, che in 8 gare ha conquistato 133 punti (uno in meno rispetto a quelli con cui Evans era arrivato quarto nel 2022), seguito da Lappi (113) e da Katusta (101).
Nella generale, a conferma dell'anno straordinario vissuto da Toyota che ha confermato il titolo mondiale anche a squadre, compare anche il Team Principal Jari-Matti Latvala, che aveva disputato il Rally di Finlandia, quello di casa, piazzandosi quinto (11 punti grazie anche alla quinta piazza nel Power Stage). Dopo 13 gare passa alla storia un altro campionato, quello indirettamente funestato dall'incidente costato la vita a Craig Breen, morto in aprile in una prova che precedeva la disputa del Rally di Croazia.