L'inaugurazione di Nauticsud 2022

Al Nauticsud tutti d’accordo: posti barca per lo sviluppo del diporto. Fico: «Serve un piano d’azione importante»

di Sergio Troise
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NAPOLI - E’ stata inaugurata alla presenza del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e delle massime cariche del Parlamento la 48esima edizione del Nauticsud, il salone organizzato dall’Associazione Filiera Italiana della Nautica presieduta da Gennaro Amato in collaborazione con Mostra d’Oltremare. La giornata inaugurale del salone, che sarà aperto al pubblico fino a domenica 20 febbraio, ha offerto l’occasione a tutti - imprenditori, politici, amministratori – di ribadire la consapevolezza dei clamorosi ritardi del territorio in materia di portualità e turismo nautico. Un problema antico, tornato prepotentemente d’attualità per lo stridente contrasto tra i successi produttivi e commerciali dell’intera filiera nautica e l’inadeguatezza delle strutture necessarie per il diporto.

Tutti, a cominciare dal presidente della Camera Roberto Fico, hanno ammesso che non c’è più tempo da perdere. “Per i posti barca bisogna fare un piano di azione importante” ha detto il numero uno del Parlamento. Gli ha fatto eco il vicepresidente della Camera Ettore Rosato, affermando che “Stato, Regioni ed enti locali devono fare la loro parte”.

Il sindaco Manfredi non ha avuto difficoltà a ricordare una volta di più che “Napoli ha bisogno di ormeggi e porti turistici”, e nell’occasione ha incassato la disponibilità degli imprenditori di Afina (“siamo orgogliosi di essere leva dello sviluppo economico del territorio” ha detto il presidente dell’associazione) e quella della Camera di Commercio, il cui presidente Fiola si è sbilanciato fino a dire che “verrà costituita una società per realizzare tre porti a Napoli”.

Vedremo quali saranno gli sviluppi. Intanto tra i diportisti è diffuso lo scetticismo. E non manca chi s’è preso la briga di “scendere in campo” direttamente, come l’Unione Nazionale Armatori da Diporto che ha allestito uno stand all’interno della fiera esponendo immagini dell’area di Bagnoli, dove – viene osservato - da trent’anni si parla di bonifica e di riqualificazione del territorio ex Italsider, ma non s’è fatto mai nulla di concreto. Una contestazione legittima e condivisibile, anche se nessuno conosce sede, iscritti e organismi rappresentativi della sedicente associazione. Desolatamente vuoto, tra l’altro, lo stand visto nel primo giorno in fiera.

Sul fronte dell’esposizione, gli organizzatori parlano con soddisfazione (e probabilmente con un po’ di ottimismo) della presenza di oltre 700 barche e ben 200 aziende della filiera nautica. Tra i marchi di maggiore prestigio figurano Azimut, Cranchi, Fiart, Gagliotta, Rio, Bavaria, Prestige, e di rilievo è la rappresentanza dei produttori di gozzi, in testa la flotta di Mimì, che espone ben 12 barche. E’ nutrita, come tradizione al Nauticsud, anche la presenza di piccoli cantieri locali, che espongono alcune novità tutte da scoprire: tra queste il Pyxis 30 WA, un nuovo walkaround costruito in Tunisia, capace di offrire 4 posti letto e di assicurare velocità dell’ordine di 40/50 nodi con due motori fuoribordo da 250 o 300 cv. Discorso simile per la versione fuoribordo (con due Suzuki da 350 hp) dell’Allure 38, barca in vtr finora prodotta a Torre Annunziata soltanto con motorizzazione entrobordo.

Oltre alle barche in vtr, come sempre i protagonisti della fiera sono i gommoni, anche se – fatta salva qualche rara eccezione, come il 630 Ice del giovanissimo cantiere salernitano All Rib, mancano novità di rilievo da parte dei cantieri di maggior fama come Pirelli, Sacs, Joker Boat, rappresentati in fiera dai distributori locali. Discorso simile per i motori fuoribordo. Tra i padroni del mercato non mancano i colossi Mercury, Yamaha, Honda e Suzuki, ma nessuno presenta novità di rilievo, e tutti lamentano difficoltà nelle consegne entro l’estate 2022. Un problema, questo della indisponibilità di motori, che riguarda soprattutto le potenze maggiori, mentre per i senza patente fino a 40 cv è possibile contare su consegne entro l’estate. Tra questi propulsori di fascia bassa spicca la novità di Tohatsu, che al Nauticsud espone il nuovissimo 40/70 in livrea bianca, assicurando consegne rapide. Nello stand della casa giapponese rappresentata da Idea Mare anche il nuovo MFS 140 ETL.

Questo delle consegne “difficili” è un tema all’ordine del giorno tra tutti gli operatori, e riguarda anche i cantieri che utilizzano gli entrobordo Volvo Penta. La Casa svedese ha infatti rallentato le consegne a causa del fallimento di un fornitore che ha costretto l’azienda svedese a bloccare le consegne. Tra le quinte si sussurra anche che alcune aziende hanno sospeso le forniture non per indisponibilità di materiali ma a causa del rincaro dei trasporti. Quale che sia il motivo, nel corso della prima fiera nautica dell’anno il problema è emerso con forza. E cantieri sulla cresta dell’onda come Salpa, che da tempo ha un rapporto di collaborazione molto stretto con Yamaha, ora si sta guardando intorno per verificare la possibilità di accelerare le consegne dei propri gommoni anche con motori Honda e Mercury.

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Lunedì 14 Febbraio 2022 - Ultimo aggiornamento: 13:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA