CAGLIARI - Dopo il debutto oltre atlantico al recente Miami Boat Show, verrà presentato al prossimo Salone di Cannes (12-17 settembre) il nuovo arrivato della famiglia Aquila Yacht, un catamarano di 42 piedi (poco meno di 13 metri) destinato a colmare il tassello mancante in una gamma composta da imbarcazioni di 28, 36, 54 e 70 piedi.
L’obiettivo dichiarato del cantiere nato dalla partnership tra Sino Eagle Group e MarineMax, commercializzato in Italia da FC-Yacht (azienda del gruppo Free Charter di Cagliari, leader nel noleggio di barche a motore) è conquistare spazio nel Mediterraneo, proponendosi come soluzione ideale sia per il charter sia per la vendita, anche attraverso formule commerciali fuori del comune, come il Rent-to-buy già sperimentato per altre imbarcazioni.
In pratica si versa un anticipo pari al 20-30% del prezzo d’acquisto e ci si impegna a pagare un canone mensile che dà diritto all’utilizzo della barca per 12 settimane all’anno con la possibilità, dopo 7 anni, di diventarne l’armatore a tutti gli effetti. Nei mesi nei quali la barca è disponibile sarà cura di Free Charter noleggiare la barca così da far fronte anche alle spese di ormeggio, manutenzione e assicurazione. L’obiettivo è quindi duplice: non solo abbattere l’investimento iniziale, ma anche sollevare l’armatore di tutte le spese di manutenzione, avendo comunque la disponibilità della sua futura barca già per un congruo periodo durante l’arco dell’anno.
In questo caso l’interessante formula commerciale riguarda un catamarano a motore in grado di assicurare massimo comfort e un’attenzione ai dettagli propria di yacht di dimensioni maggiori. Tra le caratteristiche salienti dell’Aquila 42, la disponibilità di due dinette, una in pozzetto e un’altra sul fly, e la possibilità di scegliere tra diversi allestimenti, a due, tre o quattro cabine.
Disegnato dallo studio francese VPLP, il nuovo catamarano offre insomma, in poco meno di 13 metri di lunghezza e 6,40 di baglio massimo, un’abitabilità impensabile su barche monocarena sotto i 50 piedi. Nell’allestimento con due sole cabine sono previste due grandi suite con zona studio e ampio bagno più una “utility cabin” a prua; nella versione a tre cabine in questa zona è allestita invece una cuccetta doppia. Negli spazi comuni, il grande living praticamente a tutto baglio sfrutta al meglio la larghezza dell’imbarcazione. La cucina si trova a poppavia, tra la dinette coperta e quella aperta in pozzetto; da qui una comoda scala porta al fly, che offre ampi spazi vivibili all’aperto e la postazione di guida.
La motorizzazione è affidata a una coppia di Volvo Penta D4 da 230 cv l’uno con, in alternativa, gli stessi motori nella versione da 300 cv. La trasmissione è in linea d’asse. Non dichiarate, per ora, le prestazioni.
“Due dinette aperte su una barca di 12,64 metri sono un’autentica rarità”, fa notare Carlo Orione, amministratore delegato del cantiere, sottolineando che questo layout si rivela ideale nelle giornate ventose, quando intrattenersi sul fly non è consigliabile. “Sono convinto – dice ancora il manager - che anche in Mediterraneo Aquila 42 incontrerà l’apprezzamento che sta già conquistando negli States. E’ un ottimo progetto e gode di tutte le prerogative dei modelli Aquila Power Catamarans, dalla qualità dei materiali alla cura maniacale nelle finiture e nelle dotazioni, senza dire delle prestazioni in mare di livello assoluto”.