VENEZIA - La transizione ecologica avanza anche nella nautica da diporto. Se ne avrà prova concreta in occasione del Salone di Venezia, in programma dal 29 maggio al 6 giugno all’Arsenale e nelle acque della Laguna, dove si svolgerà per la prima volta, dal 2 al 4 giugno, una manifestazione internazionale che promuove la navigazione a emissioni zero. Si tratta della E-Regatta 2021, organizzata da un comitato composto da Assonautica Venezia, Associazione Motonautica Venezia, VeniceAgenda2028, Inland Waterways International, Venti di Cultura, in collaborazione con Triumph Group International, Vela e FIM (Federazione Italiana Motonautica).
La tre giorni dedicata alla conoscenza e alla diffusione delle motorizzazioni ecologiche anche nella nautica da diporto avrà inizio con una sfilata nel Bacino di San Marco e nel Canal Grande di tutti i partecipanti, con partenza e ritorno all’Arsenale. Il secondo giorno, nella darsena grande si svolgeranno le prove di slalom e Ballerina; in laguna la gara di sprint e la prova record. Il terzo giorno la più impegnativa prova di durata e di autonomia. Le barche partecipanti saranno divise in varie categorie, in base alle misure e al tipo di motorizzazione ecologica (a batteria, ibride, solari, fuel-cell).
L’evento, unico nel suo genere, metterà in mostra la creatività di giovani ingegneri, esperti di propulsione innovativa ed eco-sostenibile, e favorirà l’incontro con il mondo industriale, fornendo idee e proposte per la nautica di domani. L’obiettivo dichiarato è infatti sviluppare sistemi di propulsione alternativi, utilizzando solo fonti di energia pulita: una vera sfida tecnologica per soddisfare le esigenze energetiche delle imbarcazioni da diporto e delle industrie navali nel rispetto delle prerogative ambientali.
Tra i partecipanti iscritti alla manifestazione spicca il nome di Anvera, il marchio di LG, cantiere di Misano Adriatico che si è fatto un nome nella parte alta del settore dedicato ai maxi-RIB con super gommoni hi-tech costruiti in carbonio e capaci di notevoli prestazioni. In forza di un accordo con gli specialisti di TecnoElettra (colosso del settore molto noto anche nel mondo dell’automotive) e con ABB (leader globale nelle tecnologie per la ricarica elettrica), il cantiere romagnolo si affaccia con convinzione sul “nuovo mondo” della nautica a emissioni zero con l’Anvera E-lab, prototipo d’imbarcazione planante monocarena (non un RIB), costruita interamente in fibra di carbonio, frutto di un progetto mirato a realizzare, in tempi non ancora stabiliti, un’imbarcazione da diporto con propulsione interamente elettrica.
Motore alimentato a batterie, trasmissione, elica sono stati pensati e realizzati specificamente per questa imbarcazione sperimentale. Ma al di là dell’apparato propulsivo, punti chiave del progetto sono anche la ricerca della massima leggerezza mediante l’utilizzo di materiali compositi evoluti e lo studio approfondito della distribuzione dei pesi in modo tale da raggiungere la massima efficienza ed il minor spreco di energia. Un compito non facile, ma è fuor di dubbio che risultano più che affidabili le credenziali dei promotori di questa iniziativa (Luca Ferrari, Giancarlo Galeone, Gilberto Grassi) e di sostenitori che rispondono ai succitati nomi di TecnoElettra (società ben nota anche in Formula 1) e ABB (fornitore dei sistemi di ricarica per le monoposto di Formula E).
Facile immaginare che l’Anvera E-Lab sarà tra le imbarcazioni favorite della manifestazione in programma a Venezia. Ciò detto, il cantiere romagnolo sarà rappresentato, al Salone della Serenissima, anche dall’Anvera 42, maxi-RIB presentato in anteprima all’ultimo Salone di Genova, nell’ottobre 2020, e dunque già noto al pubblico degli appassionati come entry level della gamma (composta anche da imbarcazioni di 48 e 55 piedi).
Lungo quasi 13 metri (12,90), largo 4,12, l’Anvera 42 ricalca lo stile e la filosofia progettuale dei fratelli maggiori, con i quali condivide la costruzione in fibra di carbonio, elemento imprescindibile per esaltare rigidità e leggerezza, al servizio della sportività e della ricerca di velocità sconosciute al diportista medio. Responsabile del progetto stilistico è Aldo Drudi, il quale ha puntato sulla semplicità delle linee, progettate in base alla funzionalità e unite alla ricerca di un confortevole spazio a bordo.
“Ho iniziato a disegnare Anvera pensando a un delfino, elegante e molto veloce” ha spiegato a suo tempo il progettista, aggiungendo che “se lo scafo è definito dall’idrodinamica, la parte esposta di Anvera è disegnata dall’aerodinamica”. La motorizzazione entrofuoribordo, con piede poppiero per la trasmissione, è affidata a due Mercruiser Diesel da 370 o 270 cv (a richiesta del cliente). Da Misano Adriatico, intanto, è partito per la Spagna un esemplare dell’Anvera 48, diretto a Palma de Majorca, per partecipare al Salone nautico in programma dal 3 al 6 giugno nella capitale delle Baleari. In cantiere, infine, è in avanzata fase di realizzazione un altro fratellino, l’Anvera 40, che potrebbe essere presentato nel corso dell’anno.