da sinistra Gennaro Amato, presidente Afina premia il ministro per le Politiche del Mare Nello Musumeci

Il ministro per le Politiche del Mare Musumeci rassicura: «I fondi si sbloccheranno e Napoli rilancerà la portualità turistica»

di Sergio Troise
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NAPOLI - La 50ma edizione del Nauticsud prosegue sul doppio binario voluto dagli organizzatori di Afina: da una parte le barche, i motori, gli accessori, dall’altra i temi legati alle difficoltà del settore, condizionato dai limiti della portualità turistica e dalla difficoltà di trovare soluzioni compatibili con il rispetto delle aree marine protette e con le rigide disposizioni delle soprintendenze delegate a tutelare territori spesso vincolati. Una situazione complessa, di cui si è parlato nella prima giornata degli Stati Generali della Nautica alla presenza del ministro per le Politiche del Mare Nello Musumeci. Un ministro senza portafoglio, e tuttavia profondo conoscitore della materia e disponibile a sostenere la causa degli operatori del settore che si riconoscono in Afina, l’associazione filiera italiana della nautica che da tempo denuncia la situazione di particolare disagio che si vive in Campania e in particolare a Napoli, città di mare senza un vero porto turistico.

“Se mancano i posti barca bisogna crearli” ha detto il ministro, mostrandosi sensibile alle esigenze sollecitate dagli operatori del settore e pronto a collaborare nei limiti delle proprie competenze. “La nautica italiana – ha aggiunto - figura tra le otto filiere di maggiore importanza per il pil nazionale ed è per noi motivo di orgoglio. Si tratta del meglio del made in Italy, con imprenditori che hanno tenacia, capacità innovativa e gusto per la qualità, un risultato che non si inventa e che ci rende secondi al mondo”.

“Ho già in agenda tre temi legati ai problemi della nautica da diporto e sono pronto a proporre soluzioni” ha detto ancora il titolare del dicastero del mare soffermandosi sull’esigenza di sburocratizzare certe procedure e sulla necessità di attribuire il giusto valore al mare e alla blue economy. “Dobbiamo farlo – ha detto - tenendo conto che possono rappresentare occasioni di sviluppo economico non solo per i territori costieri ma anche per l’entroterra, soprattutto nelle regioni del Sud. Pensate che il Mezzogiorno, nell’economia del mare, ha un tasso di crescita maggiore del Centro-Nord e questo ci fa capire che il mare può diventare il motore di crescita delle regioni del Sud. Per farlo abbiamo bisogno degli strumenti, se mancano i posti barca bisogna crearli”.

L’altra rotta da seguire, secondo il ministro, è quella della programmazione territoriale. “Che non può essere competenza diretta del ministero – sottolinea - ma degli enti locali. Devono impegnarsi la Regione, il Comune, la Sovrintendenza. Se ci sono queste condizioni di base si può creare una sinergia efficace tra pubblico e privato e procedere con la realizzazione se non di porti almeno di punti di approdo”.

Parole incoraggianti, anche se appena 24 ore prima del discorso del ministro il presidente della Regione Campania, De Luca, aveva denunciato il blocco dei fondi di coesione da parte del Governo e la conseguente impossibilità, al momento, di stanziare 100 milioni di euro a sostegno della portualità turistica lungo la costa napoletana. In proposito Musumeci ha comunque rassicurato il presidente di Afina, Amato, che da parte sua ha già chiesto un incontro a Roma alla premier Meloni per informarsi sulla questione. “Sono certo che la cosa si risolverà – ha dichiarato il ministro – Giorgia ha a cuore i problemi della nautica e prima o poi si troverà il modo di sbloccare questi fondi”.

Amato e i suoi associati hanno preso atto e si sono detti soddisfatti delle risposte ricevute dal Governo. Ma gli Stati Generali continuano: prossimo appuntamento con la ministra del Turismo Daniela Santanchè.

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Mercoledì 14 Febbraio 2024 - Ultimo aggiornamento: 11:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA