Il rendering del progetto UP40 di Antonini Navi

Pronti via e Antonini cambia il progetto UP40: poppa ridisegnata per la versione Crossover del nuovo yacht

di Sergio Troise
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LA SPEZIA - Eravamo nel cuore della pandemia da Covid 19 quando i fratelli Massimo, Lorenzo e Simone Antonini, in accordo con il socio Aldo Manna, annunciarono coraggiosamente, dopo anni di attività per conto terzi nel mondo della nautica da diporto, la decisione di scendere in campo direttamente, con un progetto ambizioso: realizzare, con il contributo dell’architetto Fulvio De Simoni, un prodotto fuori dal coro, ovvero uno yacht dislocante di 40 metri, in acciaio e alluminio, destinato a stupire per la capacità di proporsi in tre varianti diverse: motoryacht, sport explorer e crossover. Proprio in questa ottica il progetto venne battezzato UP40, sigla che sta per Utility Platform 40 metri.

I lavori per la prima unità avrebbero dovuto prendere il via a settembre; la data è slittata poi a dicembre. E ora – informa una nota del cantiere - la costruzione procede spedita. Ma con una novità che riguarda la poppa della versione Crossover: assecondando le tendenze del mercato è stato deciso infatti di adottare una soluzione open dell’area, in grado di migliorarne la vivibilità. L’intera zona è stata ridisegnata per trasformarsi in una vera e propria spiaggia privata sull’acqua, fruibile comodamente, senza barriere di alcun genere.

In sede di presentazione del progetto, del resto, De Simoni anticipò, a giugno 2020, che “la poppa è la parte della barca che potrà variare maggiormente per esaltare i differenti concept”. E oggi la diversità con le soluzioni previste per le varianti Motoryacht e Sport Explorer diventa ancora più accentuata. L’aggiornamento del layout, come detto, prevede infatti che sia messa in diretta connessione la plancetta di poppa con l’area beach ed il pozzetto vero e proprio.

“Una soluzione fluida, che elimina di fatto dislivelli impattanti nella vita quotidiana a bordo” sottolinea De Simoni. E aggiunge: “Attraverso questa soluzione progettuale intendiamo offrire all’armatore e ai suoi ospiti l’opportunità di godersi a pieno la vita a bordo e il contatto diretto col mare, creando a poppa una vera e propria piattaforma attrezzata sull’acqua, enfatizzata dall’abbattimento delle murate dello scafo”.

Un’altra particolarità è l’asimmetria dei rispettivi lati dell’imbarcazione: dal ponte principale è possibile raggiungere il ponte di coperta percorrendo il lato di dritta dell’imbarcazione; viceversa, la zona di coperta è direttamente connessa con il ponte superiore, tramite il lato di sinistra dell’unità, creando così una terrazza di oltre 200 metri quadri affacciata sul mare, con un’area di 90 metri protetta e ombreggiata grazie all’hard-top.

Scafo, linee di carena e appendici sono state testate presso la vasca navale olandese del MARIN (Maritime Research Institute Netherland), sia da un punto di vista statico che dinamico, simulando il “sea-keeping” in condizioni anche estreme di navigazione.

Per il resto, i bordi liberi dello scafo sono voluminosi e caratterizzati da linee morbide, il taglio della prua è di stile contemporaneo e anche le zone esterne possono essere arredate in maniera differente (per esempio è possibile installare una piscina a sfioro nella zona di prora). Il bulbo a prua, di design moderno, conferisce allo scafo una penetrazione pulita sull’onda e un’ottimizzazione di riserva di spinta utile nelle navigazioni con moto ondoso formato.

“Il progetto UP 40 Crossover – tiene a sottolineare De Simoni - offre di fatto un eccellente equilibrio tra design, efficienza e sicurezza, esaltando spazi e volumi che accolgono una sorprendente quantità di arredi e aree vivibili. Possiamo proprio dire: quando la funzione riesce ad esaltare la forma!”

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Sabato 23 Gennaio 2021 - Ultimo aggiornamento: 24-01-2021 20:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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