Il rendering del superyacht double face

In arrivo il superyacht double face: Wide Space ed Enjoy progettati da Spadolini per Italian Vessels

di Sergio Troise
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TERMOLI - Il progetto era stato deliberato ben prima che la pandemia da coronavirus bloccasse l’attività dei cantieri. E dunque l’attività avviata da Tommaso Spadolini per conto di Mario Parigi, ceo e fondatore di Italian Vessels, il marchio nato nell’area degli ex Cantieri Navali di Termoli, è ripartita a ritmo serrato, tanto che entro l’autunno 2020 sarà varata la prima unità di una coppia di superyacht progettati con la collaborazione del noto designer toscano. Misurano 28,5x7,21 metri, hanno carene dislocanti (progettate da Umberto Tagliavini) e sono costruiti entrambi con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio.

Si distinguono però per allestimenti diversi: la versione Enjoy, che richiama il mondo degli explorer, ha una sovrastruttura posizionata verso prua, così da lasciare maggiore spazio alla sezione poppiera del ponte e ospitare tender e giochi d’acqua (può essere utilizzata infatti anche come barca appoggio per mega yacht); la Wide Space, attualmente in costruzione, presenta invece il tradizionale profilo da superyacht, con un upper deck poppiero più lungo.

La motorizzazione è costituita, per entrambi gli allestimenti, da due MAN da 560 cavalli. In attesa dei test in mare, la velocità massima dichiarata, per ora, è di 12,5 nodi, 10 quella di crociera. Molto interessanti i dati sull’autonomia: il cantiere parla infatti di “oltre 3000 miglia a velocità economica”. Un valore, questo, direttamente collegato anche alla capacità dei serbatoi, che possono imbarcare fino a 30.000 litri di carburante.

E’ la prima volta che Tommaso Spadolini si dedica alla progettazione di uno yacht dislocante in acciaio e alluminio per conto di Italian Vessels. Lecito chiedersi, dunque, come sia nata l’inedita collaborazione. “Conosco da molti anni Mario Parigi, fondatore di Italian Vessels, e mi ha fatto molto piacere che mi abbia chiesto, assieme ai figli, di dedicarmi a un nuovo progetto da portare avanti per ridare slancio ai cantieri navali di Termoli, una realtà attiva nel mondo della cantieristica e della manutenzione da oltre 20 anni. Mario – ha aggiunto Spadolini - è un ex comandante e surveyor e desiderava lanciare il marchio Italian Vessels con un progetto in acciaio e alluminio dalle grandi capacità marine, che andasse molto al di là dei classici motoryacht in vetroresina delle stesse dimensioni. Abbiamo pensato dunque a due yacht dislocanti di 28,5 metri basati sulle medesime linee di carena disegnate da Umberto Tagliavini e siamo certi di aver fatto la scelta giusta”.

Detto delle due versioni (Enjoy e Wide Space) e delle motorizzazioni, vale la pena rammentare che condividono il 70 per cento circa della sovrastruttura. Entrambi i modelli, inoltre, prevedono quattro comode cabine con bagno sul ponte inferiore e una luminosa suite armatoriale a prua del ponte principale, completa di divano e cabina armadio. Una soluzione insolita su yacht di questa misura è la presenza, oltre al salone principale, di una sky lounge di circa 16 metri quadri dietro alla timoneria sul bridge deck. Sul ponte principale è presente inoltre una grande cucina con accesso diretto dall’alloggio del personale. L’equipaggio ha a disposizione due cabine, inclusa quella del comandante a prua del ponte inferiore. Una piccola area comune dedicata proprio all’equipaggio può essere comunque convertita in un’ulteriore cabina.

Frutto di specifiche scelte è l’organizzazione degli spazi a poppa: invece di realizzare il garage del tender, è stato deciso infatti di dedicare un grande spazio di stivaggio a toys e altri equipaggiamenti, mentre il tender può essere alloggiato in alto, sfruttando la piattaforma poppiera idraulica. Quest’ultima – viene assicurato - può essere facilmente alzata e abbassata per facilitare le operazioni di alaggio e varo. A prua, davanti all’area dedicata alle sedute per gli ospiti, c’è invece spazio per un altro piccolo MOB tender o per un jet-ski.

Nessuno ha potuto ancora vedere dal vivo la barca, tuttavia i rendering diffusi rendono ben chiara la fisionomia degli esterni, con le griglie orizzontali degli occhi di cubia in evidenza, com’è nello stile tipico dello Studio Spadolini. Il loro design è dunque privo di fronzoli o di dettagli superflui. Quanto agli interni, per ora ci si può sbilanciare soltanto nel dire che lo stile è contemporaneo e si basa sull’utilizzo di legni chiari, pelli calde e tessuti naturali. Il cantiere si affida tra l’altro a diversi marchi di design di altissimo livello, come Boffi, per le dotazioni della cucina.

Dettagli ed equipaggiamenti a parte, lo Studio Spadolini tiene a sottolineare che “sia il Wide Space che l’Enjoy sono superyacht compatti sotto i 29 metri di lunghezza progettati sui principi dei grandi yacht”. In questa ottica, viene ricordato che sono dotati di wing stations per migliorare la visibilità a prua e a poppa durante le manovre. Altri particolari e il prezzo si conosceranno in autunno, quando il nuovo superyacht verrà ufficialmente presentato, con ogni probabilità a Cannes e a Genova.

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Giovedì 4 Giugno 2020 - Ultimo aggiornamento: 06-06-2020 19:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA