Nato sette anni fa, il Salerno Boat Show è cresciuto rapidamente, fino a guadagnarsi il patrocinio di Confindustria Nautica e la credibilità di una larga parte degli operatori del settore

Yacht nuovi e usati, gozzi, gommoni, barche a vela e catamarani: a Salerno il top della nautica

di Sergio Troise
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SALERNO - Nato sette anni fa, il Salerno Boat Show è cresciuto rapidamente, fino a guadagnarsi il patrocinio di Confindustria Nautica e la credibilità di una larga parte degli operatori del settore, come indicano i numeri del salone apertosi mercoledì primo novembre: con 221 imbarcazioni in mostra (il 47% più dell’anno scorso), 150 marchi rappresentati e un chilometro di banchina utilizzata per l’esposizione, la manifestazione allestita nel porto gioiello di Marina d’Arechi si è guadagnata il ruolo di autentica protagonista sulla scena della nautica italiana.

I contenuti interessanti e l’ingresso gratuito potrebbero, in teoria, favorire l’afflusso di visitatori, ma con ogni probabilità non sarà possibile a causa di un meteo decisamente ostile. Dopo la partenza favorita da un pallido sole, purtroppo il cielo si è oscurato e una pioggia insistente ha messo a dura prova espositori e visitatori. Una vera disdetta, in quanto il salone salernitano mette in mostra molte imbarcazioni di ultima generazione e, curiosando dietro le quinte, si possono scoprire anche progetti interessanti, mirati al 2024.

Più in dettaglio, sono 91 le imbarcazioni a motore in mostra, 64 i gommoni, 13 i gozzi, 38 le barche a vela, 15 i catamarani. Di rilievo la presenza di Italian Yacht Store, dealer esclusivo per i brand Ferretti Yacht, Itama, Pershing e Custom Line, il gotha della cantieristica made in Italy. “Siamo lieti di essere presenti - ha detto il responsabile delle vendite per la Campania Francesco Mirante – poiché siamo convinti che il Salerno Boat Show sia un evento in grande crescita. La Campania – ha aggiunto il manager - è ad oggi il fiore all’occhiello della nostra rete di vendita e siamo dunque felici di dare la possibilità di visitare le nostre barche”. Sono cinque le imbarcazioni di Ferretti Group presenti a Salerno: due Itama della nuova gamma (45RS e 62RS), due Pershing della serie X (5X e 6X) e un Ferretti 500.

Di rilievo anche la presenza di altri marchi prestigiosi, come Azimut, Absolute, DB Yacht, Prestige, Wellcraft, Jeanneau, in gran parte rappresentati dal distributore Italiamare, che a Salerno occupa uno spazio interessante anche nel settore della vela e lungo le banchine dedicate alle imbarcazioni usate (un settore gestito anche da altri operatori, come Happy Yachts e Marino Yachts, con proposte dei marchi Cranchi, Rizzardi, Apreamare, Maestro, Tornado e non solo).

Anche la vela occupa un ruolo importante a Marina d’Arechi, con 38 barche in esposizione. Di spicco la presenza di Beneteau, che espone con Spartivento quasi l’intera flotta, in testa i First 44 e 53, barche di punta della linea più performante, e le Oceanis da 34 a 54 piedi, più adatte alla crociera.

Spartivento si fa apprezzare anche tra gli operatori del charter, autentici protagonisti della tumultuosa crescita del turismo nautico e convinti sostenitori dell’impiego di catamarani, ovvero le imbarcazioni più larghe, comode e spaziose della cantieristica (a Salerno ne sono esposte 15).

Per i visitatori del salone che non aspirano all’acquisto di una barca, ma sognano una vacanza in mare, sarà inevitabile una visita allo stand di questo player che nel suo “biglietto da visita” rammenta di avere 20 anni di esperienza nel charter, di aver venduto 8.000 vacanze, di disporre di 120 barche e di aver reso felici 12.000 clienti ogni anno.

Tra i cantieri più radicati sul territorio spicca quello dei sorrentini Fratelli Aprea, che dopo il clamoroso successo riscontrato nei saloni di Cannes e Genova ha scelto Marina d’Arechi per esibire anche “in casa” il suo nuovo capolavoro: la Lancia 52, imbarcazione di 16 metri progettata in collaborazione con Brunello Acampora (Victory Design), che si è guadagnata, tra l’altro, la visita a bordo di Saverio Cecchi, incantato presidente di Confindustria Nautica, al quale è stato confidato che il progetto prevede la creazione di una famiglia composta da altre 4 imbarcazioni, nelle misure di 32, 42, 62 e 72 piedi (tra 10 e 22 metri).

Come la prima, anche le altre lance saranno costruite in vetroresina, ma con parti in legno, come l’elegantissima poppa, che rappresenta il primo elemento di distinzione della barca. Una barca in grado di coniugare al meglio innovazione e tradizione, proponendosi di replicare il successo, ormai più che consolidato, ottenuto dai gozzi plananti di nuova generazione.

A proposito di gozzi, lungo le banchine salernitane si notano molti vuoti, assenze eccellenti difficilmente spiegabili; in compenso domina la scena la gamma Positano del cantiere Esposito, nota per la capacità di esaltare qualità marine, eleganza e funzionalità. E anche per la capacità di guardare al futuro con ambizioni crescenti: nei piani del cantiere c’è infatti l’arrivo di un gozzo di 48 piedi (14,70 metri), destinato a collocarsi al top della gamma, con tre cabine, 6 posti letto, 2 bagni e la tradizionale poppa aperta. Il progetto è stato affidato all’ingegnere Sebastiano Caldarelli, gli stampi saranno pronti entro la metà del 2024, il varo a inizio 2025. “La prima unità - svela Stanislao Esposito – ha già un compratore: la ordinerà Stefano De Martino, oggi proprietario di un Positano 38“.

Ci sono importanti novità in arrivo anche nel campo dei gommoni. La più importante arriva da Salpa. Il cantiere della famiglia Pane esibisce a Salerno ben 9 imbarcazioni, tra le quali spicca il nuovissimo Soleil 24.5, al debutto “in casa” dopo le anteprime a Cannes e a Genova. Nono della serie, anche questo nuovo Soleil è stato progettato per esaltare comodità e navigabilità: dispone di carena con uno step, tubolari di grosso diametro a poppa e rastremati verso prua e, tra le tante chicche ormai abituali della produzione del cantiere, si fanno apprezzare il dritto di prua verticale e il musetto in vtr. Spicca il baglio generoso (2,94 metri) in rapporto alla lunghezza di 7,85 metri ft; la console è decentrata e il layout di coperta presenta un ampio prendisole (ampliabile con delle prolunghe) e dotazioni come il mobile cucina attrezzato con frigorifero. Quanto alla motorizzazione, possono essere adottati fuoribordo fino a un massimo di 350 cv.

“Con il nuovo Soleil 24.5 – dice l’ingegnere Pane, titolare del cantiere – la nostra offerta di gommoni di misura compresa tra i 7 e i 13 metri è ultracompleta e possiamo ora concentrarci su un altro progetto molto ambizioso, ovvero il completamento del Soleil 52, la nostra nuova ammiraglia che dovrebbe essere varata entro gennaio del 2024”.

Del maxi RIB di Salpa esistono, per ora, soltanto i rendering, ma stando alle prime anticipazioni è fuor di dubbio che sarà l’imbarcazione più innovativa e sofisticata della gamma Soleil, la prima realizzata affidandosi a due progettisti di chiara fama come Adam Youngher per la carena e Francesco Guida per il resto. “A differenza di altri prodotti della concorrenza – tiene a dire l’ingegnere Pane – questo non sarà uno yacht travestito da gommone, ma sarà un autentico battello pneumatico, con tubolari che stanno in acqua, e per questo assicurerà prestazioni entusiasmanti, fino a 52 nodi di velocità massima, con qualsiasi tipo di motorizzazione, fuoribordo o entrobordo IPS”.

Lunga 15,50 metri, la nuova ammiraglia di Salpa offrirà due cabine con 4 posti letto (più uno in un divano trasformabile), ma a scelta dell’armatore sarà possibile disporre anche di una cabina marinaio a poppa o, in alternativa, sfruttare lo spazio per due lettini di fortuna o per un grande gavone. La presentazione è prevista nei primi mesi del 2024, ma – contrariamente a quanto si possa immaginare – il nuovo maxi Soleil non verrà esposto al Nauticsud, il salone di casa, dove potrebbe recitare il ruolo della star assoluta. “Gli organizzatori – dice Pane – ci vorrebbero assegnare uno spazio non adeguato al nostro ruolo e dunque abbiamo deciso di rinunciare”.

Tra i gommoni presenti a Marina d’Arechi domina la scena il Prince 50 di Nuova Jolly, gigante di oltre 15 metri motorizzato con 4 fuoribordo Mercury da 400 cavalli, presentato da Nautica Cesare. Su dimensioni importanti si fanno apprezzare, lungo le banchine e negli spazi a terra di Marina d’Arechi, anche i prodotti di Pirelli e Sacs, presentati dai distributori Italian Yacht Store e HPI.

Ma la parte del leone la recitano i cantieri locali. E tra questi spicca MV Marine, che espone il 29, il 40 e il 45 della gamma Mito, una linea di prodotti di qualità (il Mito 27, assente a Salerno, ha di recente vinto il premio “Gommone dell’anno” assegnato allo Yacht Festival di Cannes) destinata ad arricchirsi nel 2024 con l’arrivo del nuovo Mito 36, che sostituirà il 35, distinguendosi per la dinette di poppa in sostituzione del prendisole. “Ma resterà invariata la tecnica costruttiva - tiene a dire l’ingegnere Enzo Nappo, titolare del cantiere napoletano – con lavorazione in infusione, carena con i redan, contenimento del peso e, soprattutto, con il sistema da noi brevettato costituito da una sorta di letto di molle capace di ammortizzare i colpi di mare”.

Tra i prodotti Made in Campania recitano un ruolo significativo, a Marina d’Arechi, anche Oro Marine, Panamera, Python, Sea Prop, 2bar e Starmar. Quest’ultimo espone tre modelli già noti, ma a Salerno è stato anticipato da Roberto Salvi che al prossimo Nauticsud verrà presentata in anteprima la novità del 2024: lo Starmar 10.5 Two Cabin, nuova ammiraglia del cantiere in grado di sostenere motorizzazione fuoribordo fino a 700 hp e di assicurare 4 posti letto al prezzo di 165.000 euro (più motori e più IVA).

Interessanti le proposte di piccoli battelli pneumatici utilizzabili con motori da 40 cavalli, dunque senza obbligo di patente nautica. A Salerno ce ne sono molti, tutti o quali Made in Campania, regione diventata ormai autentica capitale del settore. Tra le tante proposte spicca quella di Domare, giovane cantiere di Donato Cataldo, con sede a Castelvolturno, che presenta il D7.0, gommone di 7 metri disponibile nelle versioni Sport e Classic, motorizzabili sia con un piccolo fuoribordo da 40 cv, sia con propulsori fino a 250 cv.

Alla stessa categoria appartengono i gommoni di Mirimare, che propone la gamma Sunrise, formata da interessanti battelli tra i 7 e i 10 metri. Ed è proprio questo il range più rappresentato a Marina d’Arechi, dove si fanno notare anche molti piccoli natanti particolarmente curati nello stile e negli allestimenti: tra questi spicca il Gagliò 62.5, presentato in un elegante allestimento con tubolari scuri e tappezzeria trapuntata in azzurro chiaro, motorizzabile con potenze da 40 a 150 cv. Particolare anche il siciliano Stradivarius, altro gommoncino di 6,18 metri motorizzabile con potenze da 40 a 150 hp, presentato in una livrea nera abbinata a cuscineria trapuntata color cuoio.

Recitano un ruolo importante, al Salerno Boat Show, anche le barche in vetroresina, in buona parte esposte da cantieri di chiara fama, come Fiart, presente con i noti Seawalker 35 e 39, ed EVO Yachts, che dopo aver partecipato ai Saloni di Cannes, Genova, Biograd e Fort Lauderdale ha deciso di farsi vedere anche “in casa”, con l’R4 WA: un day cruiser di 13 metri dallo stile sofisticato, dotato di sponde laterali XTension che aprendosi idraulicamente in meno di 30 secondi incrementano del 40% lo spazio della beach area, trasformandola in una terrazza sul mare di oltre 25 metri quadrati.

Un’altra trovata geniale è firmata da Nassima (nome ispirato a un grattacielo di Dubai), che a distanza di un anno dal debutto a Cannes e dalla passerella al Salerno Boat Show del 2022 ripropone il suo originale walkaround cabinato di 11,80 metri frutto dell’estro creativo di Sebastiano Caldarella: una barca planante con soluzioni innovative per lo sfruttamento degli spazi esterni ed interni, ma in grado di distinguersi soprattutto per il posizionamento dei due motori fuoribordo Verado da 400 hp, sistemati sotto la plancetta di poppa e coperti da un cofano simile a quello del bagagliaio di un’automobile.

La collocazione dei motori nella plancetta di poppa (in questo caso senza cofano) è una delle caratteristiche anche dell’America 35, reinterpretazione in chiave moderna dell’indimenticabile America di Conam, disegnata dal medesimo progettista (Giuseppe Cimino) ma questa volta per conto del neonato cantiere napoletano Echo Yachts. In questo caso i propulsori sono due Suzuki da 300 hp alloggiati sotto al prendisole di poppa, secondo un recente trend che offre molteplici vantaggi nella pulizia del design, nella disposizione dei pesi, nella fruibilità e nella sicurezza (chi si trova in acqua è sempre distante dalle eliche).

Dopo le passerelle internazionali a Cannes e Genova, la nuova barca viene presentata dunque anche a Salerno, con l’ambizione di suscitare lo stesso interesse della progenitrice. Dalla quale si distingue per le dimensioni maggiori (11,20 metri), le migliori prestazioni e il maggior comfort. Basti dire, in proposito, che l’Echo America 35 ha una portata di 12 persone, offre sottocoperta un ampio open space con letto matrimoniale a prua, secondo letto matrimoniale a centro barca e locale toilette.

In questo range di mercato recitano un ruolo interessante anche le imbarcazioni costruite a Torre Annunziata da Orange Yacht, ovvero l’Italyure 38 (già prodotta in 20 unità) e la più recente Italyure 35, che ha debuttato a settembre a Genova e si candida al ruolo di protagonista su vari fronti: è infatti una barca di 9,40 metri (dunque omologata come natante) che può adottare indifferentemente motorizzazioni entrobordo (a Salerno c’è la versione con due Cummins in linea d’asse da 380 cv), sia entrofuoribordo e sia fuoribordo, assicurando varie soluzioni di layout anche per gli spazi all’aperto e sottocoperta. Tra le barche in vtr si fanno notare, lungo le banchine di Marina d’Arechi, anche gli Invictus presentati dal distributore Nautica Sud; i Bavaria di Marine Systems e i Cayman di Charter Liliano.

Tra le curiosità che attirano le maggiori attenzioni del pubblico spicca la 500 Off-Shore, decisamente la barca più originale del salone: ha le forme di una Fiat 500, ma è un natante in vtr di 4,7 metri. Non è un mezzo anfibio, come si potrebbe pensare, ma una vera e propria imbarcazione planante, motorizzata fuoribordo, che può ospitare a bordo fino a 5 persone. E’ opera di un intraprendente napoletano di Santa Maria La Carità, con nessuna esperienza nel campo, ma con una grande passione per il mare e una solida esperienza nel charter nautico. Si chiama Antonio Pietro Maria Galasso, ha 25 anni e ha realizzato il suo sogno in collaborazione con l’amico Carmine Somma (un appassionato di meccatronica) e con l’approvazione di Stellantis, in quanto proprietaria del marchio Fiat.

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Venerdì 3 Novembre 2023 - Ultimo aggiornamento: 05-11-2023 10:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA