Era il 2021 quando Yamaha presentò in anteprima mondiale, al Salone di Genova, il suo primo propulsore elettrico: si chiamava Harmo e venne montato a bordo di una barca italiana chiamata Respiro, a sua volta frutto di ricerca avanzata sui materiali e sulla compatibilità ambientale. Quel lancio fu la prova concreta della credibilità dell’Environmental Plan, il piano per l’ambiente della Casa giapponese proiettato al 2050, all’interno del quale c’è la produzione di propulsori full electric e molto altro.
Non devono destare sorpresa, dunque, le ultime notizie provenienti da Iwata, sede del colosso nipponico deciso a dare un’accelerazione significativa al piano di decarbonizzazione a suo tempo intrapreso. Due le novità in arrivo: l’acquisizione di Torqueedo, azienda di proprietà della tedesca Deutz AG specializzata nella produzione di motori elettrici, e la presentazione del prototipo di un motore fuoribordo alimentato a idrogeno. Ma andiamo con ordine.
Una nota dell’azienda giapponese spiega che “l’acquisizione di Torqeedo è coerente con l’obiettivo di diventare leader nel mercato in crescita della propulsione elettrica per imbarcazioni” e anticipa che “attuando la strategia Marine CASE, Yamaha offrirà ai propri clienti prodotti e servizi interessanti e ad alto valore aggiunto e raggiungerà il suo obiettivo di lungo termine: essere un’azienda che si prende cura e accresce il valore dell’oceano”.
Pioniere nel campo della propulsione elettrica per la navigazione, Torqueedo detiene numerosi brevetti e svolge un’intensa attività di ricerca e sviluppo. Soprattutto, offre un’ampia gamma di prodotti che include motori elettrici fuoribordo ed entrobordo, batterie, eliche e un’ampia gamma di accessori. Grazie all’aumento delle vendite di motori marini di bassa potenza e a emissioni zero, soprattutto in Europa, ha fatto registrare una crescita costante, rendendosi sempre più appetibile per un colosso come Yamaha. Al punto che oggi i vertici dell’azienda giapponese si dicono certi che “la combinazione degli asset di Torqeedo e dell’esperienza tecnica e know-how di Yamaha nella progettazione di scafi, motori marini e altro ancora, darà vita a sinergie per la creazione di motori fuoribordo elettrici di media potenza”.
Ma l’impegno di Yamaha sul fronte dell’ecocompatibilità ambientale, come detto, si sviluppa anche su altri versanti. In primis sulle attività di ricerca e sviluppo nel campo dell’idrogeno. Al prossimo Salone nautico di Miami (in programma dal 14 al 18 febbraio) sarà presentato infatti il prototipo di un fuoribordo alimentato con questo “carburante” pulito, capace di azzerare qualsiasi emissione nociva. Produzione e commercializzazione sono ancora di là da venire, ma il solo annuncio della realizzazione di un prototipo pronto per l’esposizione nel salone nautico più importante del mondo ha scatenato molta curiosità.
Vedremo quali saranno gli sviluppi. Intanto vale la pena ricordare che la base di questo rivoluzionario fuoribordo capace di funzionare senza emettere la minima sostanza nociva è quella del poderoso V8 XTO da 5,6 litri a benzina, un motore che può generare la potenza massima di 450 cavalli. Le prime indiscrezioni lasciate trapelare rivelano che sono stati svolti test “molto convincenti presso il centro prove Yamaha negli USA”. Staremo a vedere.
Secondo gli osservatori più accreditati, se la tecnologia dell’idrogeno dovesse prendere piede, la Yamaha potrebbe orientare la propria produzione anche verso motori molto più piccoli, adatti anche a barche a vela e a tender. Peraltro il prototipo in questione non sarebbe l’unico a cui i progettisti di Yamaha stanno lavorando: pare che in cantiere ci sia anche un entrobordo sviluppato in collaborazione con la Thomson.
Tutto ciò – sarà bene chiarirlo - non rallenta e non preclude la produzione di motori tradizionali alimentati a benzina e altre novità legate al tradizionale diporto nautico. All’edizione 2024 del Boot di Dusseldorf (20-28 gennaio) Yamaha Motor Europe presenta infatti il nuovo motore V6 da 350 hp e ulteriori migliorie del sistema Helm Master EX, con elica di prua integrata, che si espande ad applicazioni singole, quadruple e quintuple.
Il nuovo motore V6 da 350 hp è stato progettato con valvole di aspirazione e scarico più grandi rispetto al motore V6 da 300 hp e utilizza il corpo farfallato dell’XTO V8 da 450 hp per massimizzare il movimento dell’aria. Inoltre un nuovo e robusto albero motore offre una corsa più lunga, consentendo una coppia più ricca a velocità inferiori. Il rapporto di compressione è di 11:1 e – assicura la Casa – “le valvole di aspirazione e scarico più grandi e il sistema a fasatura variabile offrono un netto vantaggio nel flusso d’aria”.
L’aggiornamento della tecnologia Yamaha riguarda anche il sistema di integrazione dell’elica di prua a velocità variabile con joystick, con l’aggiunta di applicazioni utilizzabili sia per motorizzazioni singole sia per motorizzazioni multiple. Novità per il 2024 anche la scatola telecomando meccanica 704 di Yamaha ora disponibile con una funzione di bloccaggio che consente al fuoribordo di mantenere una posizione di folle mentre il motore è in funzione. “Questa funzionalità – informa la Casa - è perfetta per i tempi di inattività o attesa al molo”.