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Potrebbe chiamarsi Brennero (per restare nel filone iniziato con Stelvio e Tonale) ma anche Milano, ad esaltare la sua maneggevolezza e l’adattabilità all’impiego urbano. Per il momento il futuro B- suv di Alfa Romeo è contraddistinto dal numero di progetto 966 e il suo nome definitivo verrà forse comunicato solo nell’imminenza del lancio previsto per il primo trimestre del 2024. Fino ad oggi le altre certezze su questo inedito modello nella gamma del Biscione - il terzo suv nella storia del brand, appunto dopo Stelvio e Tonale - riguardavano la piattaforma elettrica (ma anche con motore termico) E-CMP condivisa con Jeep Avenger, Fiat 600, DS 3 Crossback, Peugeot 2008 e Opel Mokka e il sito produttivo, quello di Tichy, in Polonia. Una fuga di immagini su Instagram, transitate dalla Spagna e probabilmente provenienti da una presentazione alla rete, ha però tolto alcuni dubbi anche sul possibile aspetto del B- suv Alfa Romeo, che non sarà una reinterpretazione in scala ridotta (vista la lunghezza di circa 4,2 metri) degli altri suv del brand. Il look di 966 è più muscoloso rispetto alle sorelle maggiori, pur restando dinamico e indiscutibilmente Alfa Romeo.
Spiccano alcuni dettagli inediti come la family identity nel fontale con il simbolo del Biscione tridimensionale nello scudetto e una nuova declinazione del classico trilobo delle Alfa. I proiettori sono a Led sottili e suddivisi su due livelli, come si usa nelle auto di ultima generazione. Nelle foto ‘rubatè si nota anche la firma luminosa che è creata dalle luci diurne che sono disposte su tre strisce superiori e una inferiore. Potebbe essere una scelta non definitiva ma questo ‘concept’ - che è dunque lontano dal modello di produzione - abbandona la targa spostata di lato a favore di una posizione centrata. Si scopre anche una fiancata lineare in cui spiccano maniglie tradizionali alle porte anteriori e maniglie ‘nascostè nel rivestimento alto del finestrino come in alcune passato modelli Alfa del passato.
Prematuro per il momento fare ipotesi sulle motorizzazioni, con l’unica certezza del sistema 100% elettrico della Avenger e della 600 in combinazione con la trazione anteriori. Tra le possibili evoluzioni uno schema 4x4 full electric (che potrebbe essere adottato anche da Avenger) e una motorizzazione ‘sportivà - dunque allineata con lo spirito Alfa - composta dal motore 1.2 hybrid da 136 Cv del Gruppo con cambio automatico doppia frizione e-Dct 6.