Junior, ecco la versione ibrida della compatta Alfa che sorprende. Look intrigante, interni moderni e personalità alla guida
Ora Alfa Romeo accelera: la Junior è anche ibrida. Il crossover compatto che rilancia la sfida del Biscione
Ora Alfa Romeo accelera: la Junior è anche ibrida. Il crossover compatto che rilancia la sfida del Biscione
Anche Alfa Romeo si appresta ad entrare nel mondo delle auto elettriche con un inedito suv compatto che sarà collocato nella zona più accessibile della sua offerta. Il primo modello 100% a batteria del Biscione sarà infatti un B-suv entry level che, non a caso, dovrebbe chiamarsi Junior. Le ultime informazioni, e le ricostruzioni fatte dai media di tutta Europa (come Carscoops che ne ha ipotizzato l’aspetto definitivo con un rendering) parlano di un vero B-suv che sarà proposto con batteria da 54 kWh e motore anteriore da 156 Cv. Con questo ‘packagè l’autonomia del nuovo Alfa Romeo Junior dovrebbe attestarsi attorno ai 400 km. Ed è molto probabile - come nella Jeep Avenger e nella Fiat 600e con cui Junior condividerà molti elementi - che alla versione 100% elettrica si aggiunga una variante mild hybrid.
Questa dovrebbe utilizzare l’avanzato sistema ibrido 48 Volt che prevede un propulsore a benzina 1.2T Mhev da 100 Cv combinato con un cambio automatico e-DCS6 dual-clutch a 6 rapporti che contiene a sua volta un motore elettrico da 21 kW (28,5 Cv). Il futuro B-suv, il cui lancio dovrebbe avvenire nel 2024, riprende il nome di un fortunato modello dell’Alfa Romeo, che faceva parte però del mondo delle coupé del Biscione. Nel 1966 sulla scia del successo commerciale dell’ormai iconica GT (disegnata da Giorgetto Giugiaro allora dipendente di Bertone) la gamma venne completata da una versione meno ‘impegnativà della vettura, appunto la GT Junior.
Al posto del 1600 della GT, per questo modello - allora d’ingresso alle sportive Alfa Romeo - venne scelto un motore 1300 che erogava 89 Cv. E per contenere il prezzo le dotazioni e le finiture erano state semplificate. Scorrendo i documenti dell’epoca si scopre che la Junior del 1966 non aveva il servofreno, la consolle centrale e nemmeno l’accendisigari. C’erano il pavimento in gomma, il volante a due razze e i coprimozzo senza inserti in plastica.