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Entro il 2030 la Volvo metterà in vendita soltanto auto a trazione completamente elettrica, ma già entro la metà di questo decennio l’azienda svedese (di proprietà cinese) conta di portare avanti il processo di trasformazione vendendo il 50% della produzione a emissioni zero. E’ in questo scenario che nello scorso mese di giugno è stata presentata a Milano, in anteprima mondiale, la nuova EX30, SUV compatto di classe premium disponibile esclusivamente con sistema di propulsione a elettroni e proposto con prezzi a partire da 35.900 euro: un costo analogo a quello di un veicolo equivalente con motore termico.
“Quest’auto rappresenta per noi una delle nostre maggiori opportunità commerciali per i prossimi anni” dicono in casa Volvo, certi di poter guadagnare spazio in un segmento nuovo per il marchio, ma destinato inevitabilmente a crescere, soprattutto in Europa.
“L’EX30 è anche il nostro SUV più piccolo in assoluto, ma rappresenta una grande opportunità per i nostri clienti e per noi come azienda”, ha dichiarato il Ceo Jim Rowan. “Ci piace sottolineare – ha aggiunto il manager inglese - che si tratta di un’auto piccola ma potente, in grado di offrire tutto ciò che si può desiderare da una Volvo, ma in un pacchetto più compatto. Come tutte le nostre auto, è un prodotto sicuro e concepito in funzione delle persone e delle loro esigenze”.
Ciò detto, vale la pena ricordare che l’auto nasce in Cina sulla piattaforma SEA di Geely (un pianale modulare progettato apposta per l’elettrico) e laggiù viene costruita, così come già avviene per la Smart #1, altra elettrica di dimensioni compatte pure nata dalle sinergie con il colosso orientale. Esteticamente l’auto si presenta con una linea piacevole, in grado di miscelare al meglio purezza delle linee, agilità e robustezza tipica degli sport utility. A questa immagine contribuiscono le misure, con una lunghezza contenuta in 4,23 metri, larghezza di 1,84 e altezza di 1,55. Soprattutto il passo lungo, le ruote grandi e gli sbalzi uniformi conferiscono equilibrio ed eleganza all’insieme.
Interessanti anche le scelte fatte per gli interni (di chiaro gusto scandinavo) con la possibilità di scegliere tra quattro ambienti distinti, ognuno con caratteristiche specifiche, e con soluzioni intelligenti per lo stivaggio in tutto l’abitacolo. Davanti alla postazione di guida non c’è il classico cruscotto: le informazioni principali sono concentrate nella parte superiore del touchscreen verticale da 12,3 pollici, al centro della plancia. Ben rifinito, l’abitacolo presenta rivestimenti in materiali rinnovabili o riciclati: esclusa la pelle, vengono utilizzati lino intrecciato e denim e il misto lana ottenuto per il 70% con poliestere riciclato e olio di pino. Del resto, sono riciclati circa il 25% dell’alluminio e il 17% dell’acciaio e della plastica utilizzati per l’EX30. I portaoggetti sono numerosi e il divano è abbastanza largo; il vano bagagli non è dei più grandi (318 litri) ma la forma regolare agevola le operazioni di carico e con i sedili posteriori ripiegati lo spazio per le valigie aumenta fino a 918 litri.
Il sistema di propulsione e la tecnologia delle batterie rappresentano ovviamente gli elementi di maggior distinzione. In casa Volvo è stato deciso, tra l’altro, di lasciare ai clienti la libertà di scegliere la tecnologia più adatta alle loro esigenze, proponendo tre opzioni diverse: un’entry level con la sola trazione posteriore per uso prevalentemente cittadino; una seconda (pure a trazione posteriore) più adatta a lunghe percorrenze, e una terza con trazione integrale, al top per prestazioni e autonomia. Più in là arriverà poi anche una versione Cross Country.
Tutte e tre hanno la velocità massima autolimitata a 180 km/h. Il modello alla base della gamma adotta un’unità elettrica da 272 cv/343 Nm, alimentata da batterie al litio-ferro-fosfato da 51 kWh di capacità e può raggiungere i 344 chilometri di autonomia sul ciclo Wltp. Per una ricarica in corrente continua a 150 kW passa dal 10 all’80% di energia in 25 minuti e vanta un’accelerazione sullo 0-100 in 5,7 secondi.
La versione Extended Range adotta lo stesso motore, ma alimentato da una batteria totalmente diversa, con catodo dalla tradizionale chimica nichel-manganese-cobalto e 69 kWh nominali. In questo caso l’autonomia dichiarata sale a 480 chilometri e migliorano le prestazioni in accelerazione, con il passaggio da 0 a 100 km/h in 5,3 secondi. Quanto ai tempi di ricarica, in questo caso si può utilizzare un erogatore da 175 kW in corrente continua per passare dal 10 all’80% dell’energia in circa 28 minuti.
Al top della gamma c’è, come detto, la versione Twin Motor Performance, ovvero con due propulsori elettrici da 315 kW/428 cv e coppia di 543 Nm, il tutto alimentato da un accumulatore da 69 kWh in grado di offrire una percorrenza fino a 460 km (ciclo WLTP). Ferma restando la velocità massima autolimitata a 180 km/h, in questo caso l’accelerazione sullo 0-100 richiede appena 3,6 secondi. E tanto basta per soddisfare quella parte di clientela che non si accontenta dei pregi tradizionali delle Volvo – su tutti comfort e sicurezza – e vuole sommare all’ecocompatibilità anche l’ebbrezza delle prestazioni sportive.