La copertina del libro

“Ferrari presunto colpevole”: una storia tutta da leggere di Luca Dal Monte dedicata a uno dei misteri d’Italia legato alla Mille Miglia

di Sergio Troise
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Dai tempi del fascismo e della resistenza, attraverso il terrorismo nero, le brigate rosse, le stragi di mafia, l’Italia del dopoguerra ha una storia controversa, puntellata di casi tuttora irrisolti, avvolti nel mistero di segreti di Stato, reticenze, ambiguità. Nel conto delle vicende più dolorose e controverse è entrato anche l’automobilismo, a causa di un episodio gravissimo, avvenuto nel 1957, durante la 24ma edizione della Mille Miglia, la leggendaria competizione su strada che si svolgeva sul percorso di 1600 chilometri (mille miglia, appunto) Brescia-Roma-Brescia.

Erano le 16 circa del 12 maggio quando, nei pressi di Guidizzolo (Mantova) la Ferrari guidata dal marchese spagnolo Alfonso De Portago uscì rovinosamente di strada, ad altissima velocità, uccidendo nove spettatori, tra i quali cinque bambini. Nello schianto persero la vita anche il pilota e il suo co-équipier, l’americano Edmund Nelson. Sette furono le persone rimaste ferite.

L’incidente sollevò un caso. Sin dai primi minuti successivi alla sciagura la gente del posto cominciò a inveire contro gli uomini della Ferrari, in testa il direttore sportivo Romolo Tavoni. “Delinquenti, assassini, avete ucciso la nostra gente” gridavano. Nel Paese si aprì un serrato dibattito sulla pericolosità delle corse. E si decise di cancellare la Mille Miglia dal calendario sportivo.

Si fecero strada varie ipotesi: guasto tecnico, esplosione d’un pneumatico (prodotto dall’azienda belga Englebert), errore del pilota. Ma la perizia tecnica ordinata dal tribunale inchiodava Enzo Ferrari: l’accusa stabilì che la responsabilità dell’incidente era sua. Il Drake di Maranello venne incriminato per omicidio colposo plurimo, rischiando di finire in carcere per qualche decennio. Gli vennero ritirati il passaporto e la patente, come se alla guida dell’auto di De Portago ci fosse stato lui.

La battaglia legale fu lunga e controversa, e le polemiche tennero banco sui giornali. Scese in campo persino la Chiesa: l’Osservatore Romano, l’organo d’informazione del Vaticano, accusò il costruttore di essere un «Saturno ammodernato che divora i propri figli», dove per figli s’intendevano i piloti. Alla fine il mitico Drake ne uscirà assolto, pronto a ripartire con rinnovato vigore nell’attività di costruttore di auto da corsa e di splendide sportive ad alte prestazioni, destinate alla parte più alta del mercato.

Ma su quella terribile vicenda, come su altri casi che hanno turbato la vita del nostro Paese, è rimasto qualche alone di mistero. E molti interrogativi si pongono ancora oggi. Come e perché si arrivò all’incriminazione? Come si svolse il processo al “presunto colpevole”? Quali documenti e quali inconfutabili prove furono raccolte dalla difesa di Enzo Ferrari per ottenere infine l’assoluzione?

Una ricostruzione dettagliata arriva oggi, a distanza di 56 anni, grazie a Luca Dal Monte, autore di “Ferrari presunto colpevole”, straordinario libro-documento in 29 capitoli (più l’epilogo e l’appendice) edito da Cairo. Sarà in libreria dal 30 giugno, al costo di 18,50 euro. E vi possiamo anticipare che si legge come un appassionante legal thriller.

Già forte di una solida cultura sull’uomo che ha scritto la storia delle auto più rappresentative del Made in Italy (Dal Monte è l’autore di Ferrari Rex, opera omnia sul Drake di Maranello), lo scrittore ha avuto accesso all’Archivio di Stato di Mantova e ha attinto ai documenti originali del processo, in gran parte riprodotti nelle pagine finali del libro. Preziose risultano anche le citazioni di cronache giornalistiche, in alcuni casi autentici scoop, utili a ricostruire l’intera vicenda, dalla decisione di affidare la Ferrari 335S a De Portago allo schianto fatale. E non mancano, tra le 320 pagine, retroscena e rivelazioni sui dubbi e le lacrime del Drake, il conforto della fede, la ritrovata fiducia nel futuro.

Dedicato a Gianni Cancellieri e Cesare De Agostini, due grandi storici dell’automobilismo, questo libro di Luca Dal Monte sarà utilizzato da Apple+TV per trarne una serie televisiva.

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Mercoledì 21 Giugno 2023 - Ultimo aggiornamento: 22-06-2023 19:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA