Mancano davvero pochissimi giorni all’evento organizzato a Milano presso la sede di Bosch Italia dalla UIGA, l’Unione Italiana dei Giornalisti dell’Automobile, per la proclamazione dell’Auto Europa 2024. Il meccanismo di questo prestigioso contest prevede le votazioni dei competenti soci dell’associazione alle quali si aggiungono le scelte di una qualificatissima giuria composta da 150 opinion leader e il voto dei semplici appassionati che attraverso il web possono esprimere le proprie preferenze. Basta collegarsi al link Premioautoeuropa.it per partecipare.
Le finaliste appartengono naturalmente a segmenti e tipologie di vetture piuttosto eterogenee, anche se la selezione di questa edizione vede in finale una preponderanza netta delle Suv e delle Crossover riflettendo fedelmente quelle che poi sono le effettive preferenze degli utenti che in Italia, come nel resto d’Europa, si indirizzano sempre più decisamente verso i modelli cosiddetti a “guida alta”. Se dal punto di vista tecnico il denominatore che accomuna tutte le sette finaliste è l’elettrificazione più o meno spinta, per quello che attiene al design, invece, le auto in concorso sono abbastanza diverse fra loro smentendo il luogo comune che vorrebbe un appiattimento importante nel look delle vetture contemporanee.
La tedesca Audi Q8 e-tron è forse la vettura che più si mantiene fedele all’immagine classica di una Suv con forme muscolose, anche se non priva di eleganza e una certa imponenza delle dimensioni. Interessante la scomparsa degli specchietti laterali sostituiti da telecamere.
La Bmw Serie 5 è una raffinata berlina di grandi dimensioni, oltre cinque metri di lunghezza, che non rinuncia a un look dinamico come è tradizione e a una nuova interpretazione della calandra, retroilluminata. Di profilo si nota la linea di spalla alta e le superfici dal design molto marcato. A far risaltare la sua personalità sono le minigonne laterali nere, gli apriporta a filo e il numero 5 in rilievo alla base del montante. Dietro, i gruppi ottici piatti, divisi da una striscia cromata, ricordano la classica a forma a L.
Assai più tradizionale è l’aspetto della Dacia Jogger che è una compatta station wagon sette posti che fa della razionalità e della concretezza i propri valori principali e che, a questi stessi, si ispira anche per le proprie forme. Lo stile esterno mostra una griglia a sviluppo orizzontale, gruppi ottici Y-Shape a Led, forme muscolose e cerchi in lega.
Dimensioni decisamente più compatte distinguono, invece, la nuova Fiat 600 elettrica che va controcorrente. In un segmento del mercato denominato B-Suv dove tutti i nuovi modelli crescono nelle dimensioni, Fiat 600e sceglie la compattezza dei 417 cm di lunghezza e mette le sopracciglia ai fari. Punta anche su forme più gentili ed accattivanti, sulle note della Dolce Vita di Nino Rota.
La Jeep Avenger sceglie un aspetto più maschio, senza strafare perché abbina la forza alla gentilezza. Le sue forme parlano di sicurezza e strizzano l’occhio a clienti con gusti diversi da quelli che sceglieranno la Fiat 600e. La mascherina a sette feritoie di Avenger, che è la carta d’identità del marchio Jeep, il bonnet sul cofano optional, il riuscito look muscoloso e le protezioni laterali in plastica nera parlano decisamente di avventura, anche nella giungla d’asfalto.
Renault Austral sfoggia lo stile di una Suv attuale offrendo un mix piuttosto equilibrato fra avventura e aggressività composta. In Renault sostengono che sia ispirato alle ultime frontiere del linguaggio “Sensual Tech” atletico. Si distingue per il muso con la larga calandra a due livelli che incorpora i fari a Led, una linea di cintura alta, spalle robuste, un'altezza da terra di 17 centimetri e il colpo di teatro dei cerchi da 20 pollici.
Decisamente più anticonvenzionale è l’altra francese, la Peugeot 408, una crossover che si presenta con un design quasi da coupé. Linee decise e molto tese, ben piantata sulle sue grandi ruote, è alta da terra 19 cm e con un’aria grintosa che potrebbe piacere parecchio a un pubblico più giovane o comunque giovanile. La calandra è incentrata sul nuovo logo del marchio e la firma luminosa si riconosce per le due strisce di Led nei fari a forma di zanne.
La sostanza è che, a dispetto della vulgata, la scelta fra le sette finaliste di Auto Europa 2024 propone anche scuole di stile ricercate, decisamente peculiari e differenti fra loro, ciascuna con una propria netta personalità. Resta solo da stabilire quale fra le magnifiche sette saprà imporsi ai gusti delle giurie. Per saperlo non resta che rimanere sintonizzati con il sito ufficiale Uiga e con “Il Messaggero”, che nel corso dei prossimi 23 e 24 ottobre racconterà tutto del premio Auto Europa 2024.